Un San Paolo mai così vuoto dai tempi della C1. Sono passati 10 anni esatti dall’ultima volta che il Napoli ha chiamato allo stadio più di 60mila spettatori in campionato (Napoli-Roma del 25 gennaio 2009), ma ora, nonostante i risultati, i partenopei faticano a raggiungere addirittura quota 40mila.
La media spettatori attuali è infatti la seconda più bassa dell’era De Laurentiis: nelle prime 12 partite casalinghe in Serie A il Napoli ha avuto 31.391 spettatori presenti per ciascuna gara. Rispetto ad un anno fa sono stati persi poco meno di 12mila spettatori di media a partita (43.050).
Mancano ancora all’appello i big match con Inter e Juve, ma le sfide contro Roma e Milan hanno avuto rispettivamente 30.037 e 34.474 tifosi presenti: il record stagionale è di 46.585 contro il Bologna, ma ci sono anche due partite (Sampdoria e Lazio) sotto i 20mila. Confrontando le gare con le stesse avversarie contro cui ha giocato finora (escludendo ovviamente chi era in Serie B), rispetto alla passata stagione la media cala comunque di circa 10mila spettatori a partita.
Vero, il Napoli non ha mai attirato pubblico record (dal 2013/14 ad oggi solo 10 partite su 107 con più di 50mila spettatori), ma la media attuale è stata più bassa soltanto nel 2005/06, quando la squadra di De Laurentiis in C1 portava allo stadio 23.728 tifosi a partita.
Situazione spinta quest’anno dalla scelta (legata ai lavori per le Universiadi) di non aprire la campagna abbonamenti in estate, lanciando in seguito due mini campagne per provare a raddrizzare la situazione.
Un fattore sottolineato anche dal patron dei partenopei De Laurentiis, che nei giorni scorsi ha messo nel mirino i tifosi: “Mi dispiace che i tifosi pensino solo allo scudetto, non a essere forti e a rappresentare la città. Sabato con la Sampdoria i prezzi erano bassissimi e dovevano andare tutti allo stadio, invece c’erano solo 18mila spettatori. Mi chiedo: così si è tifosi del Napoli? Sono meravigliato. San Siro in una sola partita europea, anche se meno importante della nostra, incassa oltre 5 milioni di euro. Noi ci mettiamo tre gare. Non si possono fare le nozze d’oro con i fichi secchi”.
fonte: calcioefinanza.it
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