Perde Cavani, ma ritrova Maggio. Certo, là davanti non è la stessa cosa perché l’assenza del Matador è di quelle che pesano parecchio, ma volendo qualche motivo di consolazione Mazzarri può trovarlo. Il ritorno di un Maggio fisicamente rinfrancato dall’accidente muscolare patito contro il Chievo, infatti, è garanzia per tutta la squadra. Garanzia di corsa. D’attacco e di difesa. Soprattutto tattica. Perché se è vero che quando nel Napoli si pensa a giocatori insostituibili, a coloro che lo stesso allenatore chiama ‘ titolarissimi’, il pensiero corre subito a quelli della prima fila, è vero anche che tra i ‘titolarissimi’, tra gli intoccabili, tra i calciatori dei quali Mazzarri non può fare a meno, di diritto c’è anche lui: Christian Maggio.
IL MOTORINO – Il treno che va su e giù sul lato destro. Il giocatore di gamba e di profondità che piaceva a Lippi e che piace anche a Prandelli. Perché Maggio, padrone com’è di tutte e due le fasi, può giocare con la stessa efficacia di manovra sia come esterno alto ( come fa nel Napoli), sia come esterno basso d’una difesa a quattro (così come quando il Napoli ripiega). E poi, nel Napoli, Lavezzi a parte – ma quello del Pocho è un altro ruolo, un altro calcio – non c’è nessuno che come Maggio sappia giocare senza palla. Lui non manca mai quando c’è da accompagnare la manovra. E’ lui il primo a partire quando il Napoli prende il possesso del pallone ed è sempre lui a farsi trovar pronto sui cambi di gioco. Cosa, questa, che a volte gli permette anche di far gol.
PEZZO PREGIATO – Insomma, Christian Maggio tatticamente è forse il giocatore più prezioso di cui Mazzarri oggi può disporre. Una preziosità che ovviamente non può mai prescindere dalle sue condizioni atletiche.
Cosicché, se Maggio sta bene e corre può essere anche devastante; se invece le sue gambe vanno così così, beh, allora gli viene inevitabilmente meno la capacità d’aggredire la profondità e d’arrivare, quindi, al cross oppure al tiro.
ADESSO C’E’ – Ma dopo aver saltato i match con la Fiorentina e poi anche quello di Champions con il Villarreal, è un Maggio in eccellente forma quello che si riconsegna all’allenatore azzurro. Pronto a tenere a bada – ed anche ad attaccare – Yuto Nagatomo, il giapponese dell’Inter che ha svelato il segreto della sua corsa senza fine. Sta tutto, ha rivelato, nelle prugne marinate nel sale, specialità della sua terra che serve, servirebbe, a far scomparire la fatica. Prugne che ovviamente lui mangia in quantità dopo ogni partita. Ma la cosa non spaventa Christian Maggio, il ‘giapponese’ di Montecchio Maggiore, che stasera su quella stessa fascia di San Siro vorrebbe stabilire due principi: la superiorità del Napoli, è normale, e anche quella della ‘polentina con soppressa funghi e grana’, specialità delle sue parti, sulle prugne marinate.
PRIMA VOLTA – Ma non solo. Maggio, infatti, è anche alla ricerca del suo primo gol in campionato. Con l’obiettivo, stavolta, di spezzare e migliorare quella regolarità che sino ad oggi l’ha contraddistinto in maglia azzurra: quattro gol a stagione. Sempre quattro. Per tre stagioni di fila. Vuole migliorarsi, Maggio. E vuole anche restare a lungo in maglia azzurra. E poiché così la pensa pure il club, ecco che presto – al massimo a fine campionato – potrebbe arrivare il rinnovo del contratto che ha scadenza giugno 2013. « Ci sono le premesse perché tutto si concluda bene », ha ripetuto anche negli ultimi tempi Massimo Briaschi, il suo procuratore. Un motivo in più per darsi da fare.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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