Il calcio si è fermato per l’emergenza coronavirus, ieri la Lega Serie A e la Uefa hanno provato a programmare un percorso per terminare la stagione ma è tutto ancora incerto in virtù della pandemia che ha colpito il mondo intero. I campi d’allenamento sono vuoti, ai calciatori è richiesto di lavorare a casa. Ne ha parlato l’ex preparatore atletico del Napoli Francesco Sinatti:
Sui social in questi giorni abbiamo visto tanti giocatori allenarsi a casa. Che valore hanno queste ‘sedute a domicilio’?
“Stare fermi è nefasto, la cosa peggiore, si rischia di vanificare tutto ciò che è stato fatto in 7-8 mesi. Da casa i giocatori possono seguire vari programmi realizzati con gli staff: la scheda personalizzata per la prevenzione degli infortuni, i lavori sulla resistenza magari svolti con il tapirulan per chi ce l’ha, la tonificazione generale con gli esercizi a carico naturale che si possono fare ovunque.
La situazione che stiamo vivendo impone a tutti di navigare a vista”
C’è una spiccata attenzione anche all’alimentazione, l’Inter ha addirittura inviato il cibo a casa ai calciatori…
“L’alimentazione è l’aspetto più importante, bisogna assolutamente evitare che la massa grassa aumenti, il sistema Inter è sicuramente interessante, poi può essere percorsa anche la strada della responsabilizzazione con il programma da seguire, i cibi consigliati e magari i colloqui individuali per le singole specificità”
Quando le condizioni sanitarie lo permetteranno, la Serie A ripartirà dopo un lungo stop. Di quanto tempo c’è bisogno in termini di preparazione per tornare a disputare gare ufficiali?
“C’è bisogno di almeno quindici giorni per riadattarsi a certe condizioni, poi, però, anche in condizioni normali spesso bisogna sottostare alle regole internazionali. Bisogna calcolare i giorni d’inattività e quelli che mancano all’mpegno successivo”
Torniamo a parlare un po’ di calcio. Conoscendo i metodi di Sarri, crede che sulle difficoltà patite dalla Juventus contro il Napoli, il Verona e il Lione incida anche un calo atletico?
“È difficile valutarlo dall’esterno, bisognerebbe avere i dati per fare certe valutazioni. Ho sentito parlare di richiamo ma è impossibile quando si gioca ogni tre giorni, posso solo constatare che certe squadre (penso soprattutto a Lazio e Atalanta) stavano meglio della Juventus in quel periodo”
Il Napoli con Gattuso ha ottenuto buoni risultati cambiando anche la metodologia di lavoro atletico. Che ne pensa di questa svolta?
“Gattuso utilizza un altro sistema rispetto ad Ancelotti, per me bisogna sempre considerare l’idea di riferimento, scegliere i metodi più funzionali e soprattutto conta anche studiare il passato, capire cosa faceva prima la squadra. I metodi di Ancelotti all’inizio, subito dopo la nostra avventura, hanno funzionato, non so se invece magari in quel momento quelli di Gattuso avrebbero garantito ottimi risultati”
Quando la rivedremo al lavoro nel mondo del calcio?
“Mi auguro quanto prima, siamo in attesa di ripartire trovando delle opportunità che permettano di esprimere le mie qualità”
Fonte: Ciro Troise per Calciomercato.it
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