Un’attenta riflessione sull’importanza dello scouting quella di Salvatore Nardi, osservatore del Napoli nell’ultima stagione, il quale ha parlato dei giovani di prospettiva osservati in questi anni e dell’importanza dello scouting anche in ottica Nazionale: “Per quanto riguarda l’Europeo appena concluso credo che noi italiani, sia come addetti ai lavori che come tifosi, dobbiamo essere comunque soddisfatti in quanto, visto il materiale umano a disposizione, credo che Antonio Conte abbia fatto un ottimo lavoro anche perché, con compagini sicuramente più attrezzate rispetto a noi come la Spagna e la Germania, abbiamo dato comunque l’impressione di non essere inferiori. Sui giovani – continua – sicuramente qualcosa deve cambiare perché una squadra come l’Italia, con tutto il rispetto per Buffon, Bonucci, Chiellini e Barzagli, che sono monumenti del nostro calcio, non si può presentare al Mondiale senza giovani. Bisogna investire su ragazzi validi, e ce ne sono parecchi in Italia, per arrivare al prossimo impegno con un squadra più giovane”.
Sul lavoro di scouting: “Io non credo che sia un problema di scouting o di materiale ma, secondo me, molto spesso non si crede alla parola scouting, in quanto è visto sempre come un qualcosa di astratto. Non che io faccia l’osservatore, ma credo che lo scouting sia oggettivamente un core business di quello che può essere il discorso squadra. Lo scouting – conclude – se è fatto in un determinato modo può portare dei vantaggi importanti sia in termini economici sia in termini di squadra”.
Sui giovani in ritiro con il Napoli: “Sarri, in attesa sicuramente di qualche big, ha portato a Dimaro tantissimi ragazzi che sono cresciuti nel nostro settore giovanile, molti dei quali hanno ben figurato nelle categorie inferiori, come il portiere Nikita Contini (’96), che è stato uno dei punti fermi della SPAL, squadra vincitrice del Girone B di Lega Pro, oppure il terzino Daniele Celiento (’94), che negli ultimi anni si è dimostrato come uno dei giocatori più affidabili della Lega Pro con la maglia del Siena. Il Napoli – continua Nardi – fa benissimo a portare in ritiro questi giocatori, oltre al difensore Sebastiano Luperto (’96), ormai in pianta stabile nella prima squadra, e all’attaccante Roberto Insigne (’94), che ha fatto bene ad Avellino. Inoltre, c’è stato l’inserimento di alcuni giocatori che hanno fatto parte della Primavera di quest’anno come il difensore Antonio Granata (’97) ed Antonio Negro (’98), capocannoniere del nostro girone con più di 20 gol, quindi è giusto che Sarri gli abbia dato loro un’occasione per mettersi in mostra, sperando che possano fare al caso nostro anche in futuro”.
Sulla situazione del settore giovanile partenopeo: “Fare settore giovanile non è mai semplice e, soprattutto, non posso fare paragoni con i settori giovanili di Juventus, Milan, Inter, Atalanta ed Empoli in quanto, fare il settore giovanile a Bergamo, ad Empoli o ad Udine sicuramente è più semplice che farlo a Napoli perché c’è meno impellenza del risultato ed è molto più semplice magari far esordire un ragazzo in prima squadra. Inoltre Juventus, Milan, Inter e Roma hanno comunque una base societaria più solida, intesa come anni di gestione, mentre non dobbiamo dimenticare che, quando De Laurentiis prese il Napoli nel 2004, non c’erano neanche i palloni, per cui il lavoro svolto in questi anni, grazie soprattutto a Gianluca Grava (Responsabile Tecnico del settore giovanile del Napoli ndr), ha portato una grossa ripresa in termini di risultati e di numero di calciatori entrati a far parte della prima squadra.
Su due giocatori del Napoli di sicura prospettiva: “Nel ritiro di Sarri non sono all’appello l’attaccante Alfredo Bifulco (’97), che è nazionale e che quest’anno ha fatto benissimo al Rimini, ed il terzino sinistro Giuseppe Nicolao (’94), quest’anno in prestito al Melfi, giocatori secondo me di prospettiva importante e che torneranno utili al Napoli nel giro di pochissimi anni. Ripeto, paragonarci ai top club italiani è un pochino difficile perché loro sono partiti giustamente da una consolidata base per la prima squadra, ma credo che con De Laurentiis e Giuntoli, che è uno dei migliori per quanto riguarda i giovani e le categorie inferiori, sicuramente le cose cambieranno in meglio”.
Sui calciatori campani: “Basti pensare agli ultimi ragazzi che hanno esordito lo scorso anno in Serie A, oppure qualcuno l’anno prima come il centrocampista Rolando Mandragora (’97), che l’anno scorso vestiva la maglia del Genoa, oppure il portiere del Milan Gianluigi Donnarumma (’99), napoletano di Castellammare. Avendo una grossa varietà di giovani ed un bacino di utenza abbastanza ampio rende difficoltoso cercarli e portarli a casa ma i nomi che facevo prima, che un po’ sono a Dimaro e un po’ sono in attesa di sistemazione, a mio avviso sono comunque giovani altrettanto importanti. Il lavoro è migliorato tantissimo ed il merito è di Gianluca Grava e del sodalizio partenopeo”.
Sul suo lavoro: “Ho da poco ripreso un blog che si sviluppa su Facebook e su Instagram, che si chiama “Calciamo Insieme”. Sono tornato a dirigerlo da qualche settimana ed è un’idea nata tra amici, che mi chiesero di dargli una mano per mettere in risalto quello che era il discorso dei giovani perché, effettivamente, non c’era un sito o comunque un contenitore che parlasse di giovani talenti in erba e che un domani avrebbero potuto raggiungere determinati palcoscenici. Ho ripreso questo blog da qualche settimana, è un blog in cui crediamo parecchio, non è un sito di informazione ma bensì un luogo dove tutti possono commentare in maniera positiva o in maniera negativa quelli che sono i pensieri della redazione. Stiamo diventando un punto di riferimento per quello che è il calcio giovanile per notizie ed opinioni”.
Sulla sua esperienza al Napoli: “Diciamo che, a livello burocratico, il mio contratto con il Napoli è scaduto e per una serie di motivi non c’è stato il rinnovo. Voglio ringraziare Gianluca Grava e Luigi Caffarelli, che è il nostro coordinatore dello scountig, che mi hanno dato la possibilità dapprima di ritornare al Napoli e in seguito di ripropormi di rimanere. Ripeto che per una serie di motivi, naturalmente non legati alla gestione tecnica o contrattuale, non potrò continuare il mio percorso con il Napoli, però per quanto riguarda il settore giovanile sarò sempre un amico e darò sempre le informazioni che mi giungono al Napoli”.
Sul suo futuro: “Adesso ci sono stati una serie di colloqui con società di Serie B e di Lega Pro per cercare i avventurarmi in quello che potrebbe essere un discorso di scouting per la prima squadra. Il mio progetto, basato sulla presenza di talenti importanti in categorie inferiori come Lega Pro e Serie D, trova le basi sul fatto che alcuni dei giocatori più in voga, se così vogliamo definirli, provengono dalla Lega Pro. Basti pensare che il Crotone, per rafforzarsi in vista della Serie A, ha preso Andre Nalini dalla Salernitana che, fondamentalmente, ha fatto 20 partite in Lega Pro e 10 in Serie B oppure ho letto anche di Nicastro (’91) della Juve Stabia, preso dal Pescara, ed altri come Sensi del San Marino o Diawara, anche lui due anni fa al San Marino. Sono giocatori – conclude Nardi – che si possono trovare nelle categorie inferiori, un’opportunità che purtroppo altre persone non colgono”.
Fonte: Tmw
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