Ai microfoni di Radio Punto nuovo ha parlato cosi l’ex medico del Napoli Alfonso De Nicola:
“Ho letto che anche Leao e Correa stanno male, quindi non è una cosa che riguarda solo il Napoli. Dietro c’era un lavoro quando c’ero io che oggi non si riesce a fare più. Un lavoro di prevenzione a 360 gradi, la ricerca scientifica, un lavoro molto complesso. Prevedeva tante situazioni, la prima era la collaborazione con elementi di ricerca scientifica importanti, a livello internazionale, la seconda cosa avere un’idea di ciò che succedeva a livello biomeccanico e perché c’era un infortunio. Gli infortuni di Milik e Ghoulam non siamo riusciti a prevenirli perché la rottura di certi elementi non abbiamo ancora capito come combatterli. Credo che loro abbiano continuato sulla nostra strada perché non sono stupidi.
Se il Napoli non vince il campionato di chi è la colpa? Per modestia so quali siano le mie capacità personali. Di organizzazione d’accordo, ma lo faccio in base ad anni di esperienza. Nove fuori in una rosa di venticinque giocatori sono tanti, poi diventa importante che ce ne sono tanti dello stesso ruolo. Ricordo che quando ne mancavano due dello stesso ruolo andavamo in difficoltà. Ne va degli interessi anche dell’allenatore che andava in difficoltà e mi diceva ‘Come mai?’ perché loro giustamente vogliono capire. Il problema è che si vuole capire sempre dopo, come il Covid. Dopo diventa troppo tardi e si deve fare prevenzione. Prevenire gli infortuni non è facile perché ci vuole tanta esperienza e tante botte prese. Sono convinto che questo staff sanitario lavora in maniera differente da come faceva prima. Non ho parlato e non voglio parlare con De Laurentiis di questa cosa. Non voglio parlare con persone che si dimenticano di me e il fatto che non ci sentiamo più. Io sono un tifoso, un tifoso anche della gente. Io sono stato fortunatissimo che ho avuto a che fare con De Laurentiis, che ho lavorato con il Napoli per quindici anni e probabilmente ha fatto bene a mandarmi via in quel momento dato che forse mi ero montato la testa”.
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