Alfredo Aglietti, tecnico della Virtus Entella, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Zero, nel corso di Fuori Gara. Ecco quanto raccolto da IamNaples.it:
“Keita ha sorpreso tutti quest’anno, non aveva mai giocato. Ha disputato una stagione da protagonista, con un rendimento importante. È cresciuto tanto, merita le attenzioni delle grandi squadre. Non so se sia pronto per il Napoli, forse è prematuro parlarne. L’ideale sarebbe un’esperienza in Serie A in una squadra di livello inferiore. La sua forza è la spinta. Gioca con grande personalità, punta sempre l’uomo, non ha paura di prendersi le responsabilità. Ha un ottimo sinistro, bravo a crossare in corsa. Ha tanta voglia di migliorare, si è sempre messo a disposizione con me. A fine allenamento si fermava per imparare sempre, per avere ulteriori consigli. È un ragazzo umile. Lo scorso anno il Napoli ha perso certezze e, forse, lo scudetto per un episodio, ovvero il gol di Zaza. Ora, però, la Juve sta aumentando il gap con le altre. È necessario che le squadre sappiano avere idee chiare sul mercato. Giuntoli è un grande direttore sportivo, al pari di Marotta. Sta lavorando molto bene, sta andando su giocatori importanti, di prospettiva. Lapadula è un ottimo giocatore, ma per arrivare ai bianconeri ci vorrebbero due top player. Valdifiori è un ragazzo sensibile, vive di entusiasmo. Era partito così così al pari del Napoli. Inizialmente Sarri puntò sul trequartista, poi col cambio modulo anche il centrocampo ne ha risentito in maniera positiva, ma era già cambiato l’interprete, ovvero Jorginho. Ho sempre sostenuto che Valdifiori fosse un ottimo acquisto, ma a Napoli la maglia pesa e le critiche sono diverse rispetto ad Empoli. La sua cessione potrebbe essere frettolosa. Mirko ha dimstrato di arrivare piano piano. È partito dal basso, anche ad Empoli è esploso in ritardo, dopo delle difficoltà. Tonelli è un giocatore sfrontato, ha una personalità importante, è convinto dei suoi mezzi, è presuntuoso al punto giusto e lo si vede anche in campo. Sarri lo conosce bene, potrà essere molto utile al Napoli. Koulibaly? I giocatori sono strani, vivono di momenti. Spesso non pensano alle conseguenze dei loro gesti oppure sono consigliati male. Agiscono d’istinto e non con la razionalità. Bisognerebbe capire i motivi alla base delle sue dichiarazioni, di sicuro Sarri sarà rimasto stupito dalla sua intervista”.
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