La Coppa Italia per la Lazio non può essere mai una coppetta qualsiasi. Non può esserla perché è campione in carica. E non può esserla perché approdare in semifinale significa una nuova sfida alla Roma. «Fosse per me non farei turnover ma ne sono costretto – spiega Reja – Io voglio andare più avanti possibile in Coppa Italia ma ho qualche problema: Klose ha avuto una notte difficile per via di un virus. Hernanes non sta bene e così davanti non abbiamo alternative, abbiamo Keita, Felipe Anderson e Perea. A metà campo ho diverse soluzioni come Ledesma, Onazi. Vediamo anche Biglia, Konko l’ho mandato via per un tendine infiammato, Biava è affaticato. Mai come in questa occasione la formazione la farà il medico». Edy Reja ritorna al San Paolo e vuole fare un figurone. Non è la sua prima volta da ex: è già tornato due volte (ad aprile 2011 finì 4-3 e a novembre del 2011 0-0).
Ma per il tecnico goriziano questa non è mai una partita come le altre. Non può esserlo. E sa bene che stasera quando entrerà nello stadio che è stato il suo dal gennaio del 2005 fino al marzo del 2008 sarà accolto da un’ovazione.
Reja prepara qualche trappola nonostante il rapporto speciale con De Laurentiis. Il presidente lo considera tra i suoi pochi amici nel calcio e quando in autunno pensava a un direttore tecnico circolò con insistenza il suo nome. «Rafa sta facendo davvero molto bene. È vero, ci conosciamo: l’ho sentito ad agosto, dopo la prima di campionato. È uno che ha grandi conoscenze tattiche, è uno spagnolo-italiano», spiega ancora Reja. Incontrò Benitez a Valencia, dove andò per uno stage nel 2004.
Napoli-Lazio per lui è sempre stata una partita speciale. D’altronde, guarda la coincidenza, fu proprio un Napoli-Lazio a mettere fine alla sua avventura in azzurro. Era l’8 marzo 2009, l’ultima volta di Reja da allenatore azzurro. La prima, il 23 gennaio del 2005 con il Cittadella. «Abbiamo il 50% delle possibilità di passare il turno. Tutto dipende dalla voglia e dalla mentalità in campo. Noi se faremo la partita giusta, come le ultime due e in particolare contro la Juventus, avremo delle chance concrete nonostante le assenze. È una partita secca, può succedere qualsiasi cosa».
Spiega, Reja, cosa teme in particolare della gara di questa sera. «Higuain. Spero che lo tenga a riposo. Copre in fase difensiva, attacca gli spazi, e si fa trovare sempre pronto».
Fonte: Il Mattino
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