Angelo Palombo non è considerato un semplice giocatore nella Sampdoria, lui è il capitano.Il punto di riferimento per la società e tifosi.Sì soprattutto per i tifosi doriani, che quest’anno hanno dovuto sopportare veramente troppo: purtroppo non è bastata la grinta del capitano per rimediare ad una gestione scellerata della società, e salvarsi dallo spettro della serie B. Angelo Palombo nasce a Ferentino il 25 settembre del 1981 e dopo aver trascorso degli anni al Fano e alla Vis Pesaro viene notato e acquistato dalla Fiorentina. Nel Club toscano esordisce in serie A nel 2002 contro il Venezia dove colleziona in totale 10 presenze prima di trovarsi svincolato a causa del fallimento della squadra gigliata.
Viene preso dalla Sampdoria dove sin dalla prima stagione gioca titolare e contribuisce notevolmente alla promozione in serie A. Walter Novellino gli consegna le chiavi del centrocampo e insieme al suo inseparabile compagno di reparto Sergio Volpi fa la fortuna in quegli anni della squadra.
Fa il suo esordio in Nazionale il 16 Agosto 2006 con l’Italia di Donadoni ed è nel giro azzurro anche con Lippi e Prandelli. Ama i serpenti e le belle donne ma a differenza di alcuni suoi compagni di squadra gli piace di più apparire in campo che alle feste la domenica sera…
Ha rinnovato qualche mese fa il contratto con la Sampdoria fino al 2015 dopo un lungo tira e molla con la società durato un anno e mezzo. Questo non vuol dire che Angelo rimarra sicuramente ,anzi. La firma a Febbraio era un gesto dovuto alla piazza per non sgeretolare di più l’ambiente dopo le cessioni di Cassano e Pazzini.
Palombo ora si trova ad un bivio a quasi 30 anni: accettare di scendere di categoria e accontentare i tifosi che lo vogliono capitano per i prossimi anni, oppure prendere in considerazione le proposte che gli sono arrivate. Napoli, Lazio e Fiorentina (in caso di partenza di Montolivo) sono le società che si sono fatte vive con il presidente Garrone.
Edoardo Garrone rinuncerà ai 9 milione di euro che valuta il giocatore, il quale rimanendo in blucerchiato metterebbe anche una bella pietra tombale sopra i suoi desideri di svolgere il prossimo giugno gli Europei di calcio da protagonista con la maglia azzurra?
Probabilmente anche a detta di molti addetti ai lavori questa sarà una trattativa che si chiuderà non in tempi brevi, e dove la volontà del giocatore, forte di un contratto appena rinnovato avrà un peso decisivo. Chissà che il ruolo dell’allenatore della sua futura squadra (Mazzarri) non reciti un ruolo determinante.
La Redazione
C.T.
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