Un prepartita tranquillo, tra le tifoserie di Napoli e Chelsea. Poi i tre gol, che consegnano la vittoria agli azzurri e al 93’ esplode la festa. Dal San Paolo la gioia, come un fiume in piena, ha invaso strade e piazze. Tantissimi i tifosi napoletani, con l’entusiasmo alle stelle, che si sono riversati da Fuorigrotta verso il centro della città e il lungomare, per festeggiare la vittoria del Napoli contro il Chelsea. Ma sono stati tanti i caroselli di auto e di scooter anche lungo le vie dei quartieri della periferia, da San Giovanni a Teduccio a Secondigliano. E altri fuochi d’artificio, oltre quelli che hanno salutato la vittoria del Napoli, hanno continuato ad illuminare la notte napoletana. Canti e balli sono proseguiti fino a tardi. Centinaia anche i commenti e le frasi di soddisfazione e gioia che sono rimbalzati su tutti i social network, da facebook a twitter.
Per fortuna non si sono verificati incidenti. Il dispositivo messo in campo dalla questura ha garantito che non si verificassero scontri tra le due tifoserie nè alla vigilia e nemmeno a partita vinta. Tutto merito di un lavoro costruito a tavolino già lo scorso mese, quando – anche grazie alla collaborazione fornita dal consolato britannico di Napoli – vennero messi in vendita i biglietti d’ingresso per il San Paolo destinati agli ospiti. Ai tornelli però è stato ugualmente ferreo il controllo dei documenti. Oltre 700 agenti delle forze dell’ordine – tra polizia, carabinieri e finanzieri – dislocati dal centro a Fuorigrotta e nei punti chiave della città dove si sono concentrati i tifosi a fine gara. Agenti e militari in divisa e in borghese hanno controllato sia l’arrivo, scaglionato nelle ultime 36 ore, che la partenza dei 1200 tifosi dei Blues.
Il punto più delicato è stato: evitare ogni sorta di «contatto» tra i gruppi della tifoseria inglese con gli ultrà azzurri, o almeno con la parte più violenta di loro. Anche su questo versante il piano dei controlli è risultato efficace: già nella notte tra lunedì e martedì, infatti, a Napoli erano giunti almeno 250 sostenitori del Chelsea, molti dei quali si erano concentrati in alberghi e bed and breakfast del centro storico, tirando fino a tardi nei locali della zona di via Mezzocannone (già luogo di un brutto agguato ai danni di alcuni tifosi del Manchester City, in occasione della partita che si svolse nel capoluogo campano il 22 novembre dello scorso anno).
Altro nodo cruciale del piano voluto dal questore Luigi Merolla e coordinato dal vicario Antonio Borrelli con l’indispensabile apporto degli uomini della sezione tifoserie della Digos (guidata da Filippo Bonfiglio) era poi quello dei trasferimenti verso lo stadio San Paolo. E, così come è avvenuto per le precedenti partite, il grosso dei mille tifosi inglesi è stato concentrato all’interno della Stazione marittima: di qui, poi, a bordo di autobus scortati dalle Volanti della polizia, gli inglesi sono stati accompagnati all’imbocco del settore destinato agli ospiti dello stadio. Questura e consolato britannico avevano fatto sì che a tutti i possessori di un biglietto in partenza da Londra fosse stato preventivamente recapitato un kit di documenti completo di informazioni su luoghi di ritrovo, orari e cartine della città. Tutto bene dunque. Poi al 93’ via libera alla festa. La «vecchia» Partenope è stata illuminata a giorno dai fuochi d’artificio, con caroselli stromazzanti di auto e moto. In migliaia si sono riversati in strada per urlare: «Grande Napoli, Napoli stellare».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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