l Napoli vince, ma la Fiorentina convince e lascia il San Paolo a testa alta perché ha carattere e classe. Gli azzurri, invece, sono smaliziati e approfittano di due lampi nella ripresa per mettere alle corde un avversario che parte bene senza alcun timore reverenziale. I lampi di Hamsik (con la complicità involontaria ma decisiva di Borja Valero) e Dzemaili sembrano indirizzare la partita verso una facile vittoria. Jovetic – però – non è d’accordo e riscatta una prestazione opaca con una gemma che tiene in corsa la Fiorentina, sempre più convinta dei suoi mezzi.
La partita è intensa, non certo spettacolare. Nessuna sorpresa per Walter Mazzarri che conferma le indicazioni della vigilia: Inler in panchina, la cerniera centrale è affidata a Behrami e Dzemaili. Hamsik fa il trequartista e ha il compito di innescare Cavani e Insigne. Copione rispettato anche per Montella: modulo speculare agli azzurri con Tomovic subito nel terzetto arretrato. Il Napoli appare subito contratto, difficile sprintare su un campo ai limiti della praticabilità. Del manto erboso non c’è più traccia, la distesa brulla è uno spettacolo imbarazzante che toglie di fatto spettacolo alla partita. Primo, non farsi male.
Gli azzurri proprio non riescono a sprintare in velocità e lasciano il pallino del gioco alla Fiorentina. I palleggiatori viola prendono il predominio in mediana. Romulo è una spina nel fianco, Borja Valero e Pizarro provano a velocizzare la manovra. Davanti El Hamdaoui e Jovetic non danno punti di riferimento. Il Napoli è praticamente bloccato, nonostante Cavani e Insigne – che festeggia la convocazione in nazionale – si dannino l’anima pur di cambiare l’inerzia. Hamsik prova a lanciarli un paio di volte in campo aperto, ma la Fiorentina fa buona guardia e si presenta minacciosa dalle parti di De Sanctis con El Hamdoui e Cuadrado.
Il Napoli prova a scuotersi nella parte finale del primo tempo. Il merito è di Hamsik che arretra quanto basta per accendere la luce considerando che Behrami e Dzemaili si limitano solamente a combattere. Insigne è generoso: è insidioso nel dribbling stretto e lo dimostra contro Pizarro che lascia sul posto al 20’. Anche lui – però – fatica a trovare il varco giusto. Roncaglia usa le maniere forti e al 28’ si becca un’ammonizione per frenare la corsa del gioiello di Frattamaggiore. Il Napoli paga pure la scarsa vena di Maggio sulla destra. Campagnaro – però – fa buona guardia e limita Jovetic. Hamsik tenta la sforbiciata al 41’, manca il pallone di un soffio e il San Paolo resta con l’urlo strozzato in gola, la Fiorentina prova a rispondere con El Hamdoui, Britos – però – fa buona guardia e non si fa superare. Cavani ha voglia di spaccare il mondo, arretra, dà una mano a tutti ma poco prima dell’intervallo si becca un giallo. Al 44’ è il turno di Dzemaili che si ferma sul più bello proprio come lo slalom di Hamsik.
La ripresa parte con la stessa musica. Napoli incapace di cambiare marcia e Fiorentina pericolosa con Romulo, neutralizzato da Dzemaili in area di rigore con un salvataggio provvidenziale. Mazzarri prova a dare la scossa e inserisce Inler per un Behrami molto confusionario. L’obiettivo è trovare un po’ d’ordine in fase di costruzione. La missione sembra compiuta e il Napoli rompe l’equilibrio al 10’: punizione di Insigne, Hamsik la tocca, ma la deviazione di Borja Valero è decisiva per superare Viviano e regalare l’1-0 al Napoli che adesso può distendersi perché la Fiorentina concede spazio maggiore. Dzemaili trova il corridoio giusto, ma s’incaponisce nell’azione personale e viene fermato. Al 18’ bella incursione di Maggio che per poco non causa un clamoroso autogol. Cavani ha la palla giusta al 29’, ma è provvidenziale l’intervento di Tomovic che salva la Fiorentina dal tracollo.
Il Napoli però trova l’affondo giusto alla mezz’ora. La botta di Dzemaili è un capolavoro di precisione che irretisce Viviano e di fatto mette la partita in ghiaccio. La Fiorentina – però – non si arrende e si riversa in attacco nel finale per riaprire i conti e ci riesce al 42’ con la prodezza di Jovetic che piazza il pallone e accorcia le distanze regalando brividi al Napoli fino al triplice fischio. Cavani ha l’occasione per il 3-1, ma non è preciso in spaccata e non festeggia nel migliore dei modi il rinnovo del contratto. Finisce così e il San Paolo esulta.
Fonte: Il Messaggero
La Redazione
P.S.
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