Napoli avanti in Europa League, messo a posto il primo tassello: eliminato lo Swansea, anche se con tanta fatica. Ora negli ottavi c’è il Porto, squadra retrocessa dalla Champions League, come gli azzurri. Vittoria di cuore, carattere e orgoglio. Il Napoli di Rafa è aiutato anche da un pizzico di fortuna nei momenti di maggiore difficoltà e ciò non guasta per arrivare lontano.
Partita di grande intensità e dalle mille emozioni, soprattutto nel finale. Già perché le emozioni maggiori sono proprio concentrate nell’ultimo quarto d’ora, dopo un primo tempo comunque bello e chiuso sull’1-1 con le reti di Insigne e De Guzman. Il pathos però sta tutto nella coda del match, quando il San Paolo si accende per spingere il Napoli. La girata di Higuain, il gol del 2-1 azzurro. Poi la superparata di Reina su Williams. E ancora gli altri pericoli creati dallo Swansea quando il Napoli è tutto dietro a protezione del fortino e anche Benitez si adegua alla situazione inserendo un difensore in più Britos, al posto di un attaccante (Callejon) e passa alla linea a cinque con le coperture laterali di Maggio e Ghoulam. Napoli che però spinto da Hamsik e Mertens, le forze fresche inserite nel finale, arriva più volte in contropiede vicinissimo al terzo gol e lo trova con Inler, all’ultimo sussulto su assist di Hamsik.
Lo Swansea, formazione di metà classifica di Premier League in lotta per evitare la retrocessione, conferma l’ottima figura della gara di andata in Galles e per lunghi tratti mettte paura agli azzurri con il palleggio e le accelerazioni offensive. I gallesi segnano una sola rete ma potrebbero realizzarne altre e questo denota ancora una volta le problematiche in fase difensiva del Napoli, il limite che la squadra di Benitez si trascina da inizio stagione. Il Napoli comincia bene, come è nelle sue corde, soprattutto a Fuorigrotta, dopo il primo brivido firmato Swansea con Emnes, tentativo salvato poco oltre la linea di porta da Albiol. Insigne confeziona un gioiello nell’azione dell’1-0: pallonetto di controbalzo di sinistro (16′ pt). Prima e dopo altre due occasioni non concretizzate per un soffio da Higuain.
Dal possibile raddoppio alla rete del pari dello Swansea: consueto buco difensivo, De Guzman s’infila centralmente e batte Reina (29′ pt). Soliti pregi e soliti difetti del Napoli di Rafa. Capacità di arrivare al tiro in maniera abbastanza agevole e troppi errori in fase conclusiva. Ma soprattutto le amnesie in fase difensiva e l’incapacità di gestire il match dopo essere passati in vantaggio: gli aspetti sui quali il Napoli, ancora in maglia gialla, conferma di avere i maggiori problemi.
Benitez rilancia Pandev al posto di Hamsik, parte con Insigne e in difesa schiera Enrique in coppia con Albiol, tenendo a riposo Fernandez. Tornano i laterali difensivi titolari, Maggio e Ghoulam. A centrocampo di nuovo la coppia Inler-Behrami. In tutto sono cinque i cambi rispetto alla partita contro il Genoa: rotazione di uomini necessaria in vista del prossimo impegno di domenica a Livorno.
Lo Swansea è più o meno quello dell’andata, la squadra di Monk conferma le sue doti in palleggio e la pericolosità dei tre attaccanti dietro la punta centrale, soprattutto degli esterni Routledge e Emnes. Una squadra compatta, quadrata e con buone qualità tecniche: si difende bene e attacca con pericolosità. Il Napoli infatti fa una grande fatica e corre molti pericoli. Ma lotta, vince e passa. La notte di Europa League è azzurra.
Fonte: Il Mattino.
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