Cuori impavidi per entrare nella leggenda. Il Napoli, come il Braveheart di Mel Gibson, l’eroe nazionale scozzese William Wallace, sfida gli inglesi del Chelsea nel loro «castello» di Stamford Bridge per conquistare i quarti di nobiltà europea della Champions League. Un obiettivo mai raggiunto negli ottantasei anni ufficiali della storia del club, neanche quando alla guida della squadra azzurra c’era capitan Maradona, il condottiero dei due scudetti e la Coppa Uefa.
Quel Napoli si fermò agli ottavi di finale, freddato dai rigori, in una gelida notte moscovita. Ma erano altri tempi, si affrontavano subito le eliminazioni dirette e non il girone che alla squadra di Mazzarri, al ritorno nella massima competizione europea, aveva riservato Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. Un girone infernale, superato eliminando un’altra squadra inglese, il City di Roberto Mancini che in Premier contende il titolo ai cugini dello United.
Proprio la partita disputata a Manchester lo scorso 14 settembre, nella prima giornata del girone di qualificazione, può essere indicata come l’esempio da seguire per la squadra di Mazzarri in questa sfida di ritorno con il Chelsea. Gli azzurri si presentano allo Stamford Bridge forti del 3-1 dell’andata, risultato che non li mette al sicuro dal tentativo di rimonta dei londinesi che porterebbero la qualificazione a casa vincendo per 2-0 o con tre gol di scarto se dovessero subire una o più reti. Ecco perché l’approccio con la partita del Napoli dovrebbe essere simile a quello di settembre a Manchester: la squadra di Mazzarri non dovrà aver paura del prevedibile assalto iniziale del Chelsea, anzi dovrebbe subito spaventare gli avversari. Come fece con Cavani, autore del gol del vantaggio con il City al 24’ della ripresa, dopo aver sfiorato il vantaggio in altre occasioni.
Un Napoli dal cuore impavido, un muro in difesa e pronto a sfruttare gli spazi che il Chelsea lascerà liberi per le ripartenze degli azzurri. Potrà essere decisivo, in un contesto particolarmente favorevole per le sue sgroppate, Lavezzi. Suo il compito di spaccare, palla al piede, la difesa dei Blues e offrire occasioni-gol a Cavani, ad Hamsik e… a se stesso. Coraggio, si va alla conquista di Stamford Bridge.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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