Metti una vigilia insieme con il presidente. Non accadeva da tempo. Ma il momento è particolare, così ieri sera Aurelio De Laurentiis ha ritenuto opportuno recarsi direttamente a Castelvolturno, pur avendo viaggiato per ore ed effettuato uno scalo intermedio per atterrare da Los Angeles a Capodichino intorno alle 21. Ma per il patron non c’è fuso orario che tenga, né un cambio climatico così repentino a fermarlo quando di mezzo c’è il Napoli. Lui se decide di fare una cosa, parte ed arriva alla destinazione voluta, ovunque si trovi. Stavolta c’era da correre al capezzale di una squadra che mai come in questo frangente ha bisogno del suo incoraggiamento per ritrovarsi; al fianco di un gruppo di calciatori mortificato dalla batosta presa in Europa League e pronto a rituffarsi in campionato con la Sampdoria; allenatore che dichiara di sentirsi da solo nel motivare in continuazione.
Ed ecco il De Laurentiis, tempista ed operativo nei momenti topici. Giovedì sera aveva avuto modo di vedere la partita con il Plzen. E c’era rimasto male più dei quindicimila presenti al San Paolo e di coloro che l’avevano seguita da casa. Voleva capire anche lui come era stato possibile scivolare in casa in quel modo. Ma soprattutto voleva scuotere lo spogliatoio in vista del match con la Samp. «Ragazzi, ora c’è il campionato e lì non bisogna sbagliare», «Dimentichiamo quanto è successo in Europa League e reagiamo subito», «Possono capitare certe serate storte». Più o meno queste saranno state le parole del patron nel ritiro di Castelvolturno. Frasi di incoraggiamento ma anche di richiamo al proprio dovere. Ed anche l’invito a non perdere di vista la realtà, rappresentata dalla sfida con una squadra tra le più in forma del torneo e da quel secondo posto in classifica da consolidare. Il presidente è arrivato mentre si stava giocando Roma-Juventus. Ma era troppo preoccupato dal morale dei suoi per seguirla con la dovuta attenzione. Ha voluto sapere delle prove dei ragazzi al Viareggio. Della prevendita di Napoli-Samp. Ed il suo braccio destro, Alessandro Formisano, ma anche Nicola Lombardo, responsabile della comunicazione e relazioni esterne, lo hanno messo al corrente del probabile pienone. Curve esaurite da giorni (a dieci euro), settore distinti con pochi tagliandi disponibili, in tribuna altrettanta richiesta. La politica dei prezzi scontati, soprattutto dei settori popolari, aveva avuto riscontro ancor prima del risultato di Europa League. Oltre le quarantamila presenze previste per oggi. Vicino ai cinquantamila spettatori. Ed anche stavolta Trenitalia ha collaborato convogliando ai Campi Flegrei i treni del pomeriggio per favorire il deflusso attraverso la Linea 2 della Metropolitana.
SILENZIO PER IMBRIANI – Doveroso il minuto di silenzio e la fascia di lutto al braccio per la scomparsa di Carmelo Imbriani. L’attaccante di Ceppaloni era entrato nel cuore dei tifosi per le sue doti umane oltre che tecniche. Ma un attimo dopo partirà la carica del San Paolo. I cinquantamila vogliono dimenticare alla svelta lo scivolone con i ceki. Per loro conta il campionato e la corsa con la Juve. Per i tifosi è importante la risposta del campo e per quella arriverà dagli spalti l’incitamento delle grandi occasioni. Anche perchè oltre alla Lazio, ora c’è anche il Milan che comincia a strizzare l’occhio a quella invidiabile posizione in classifica. A Cavani e soci, il pubblico del San Paolo intende trasmettere tutto il calore possibile per tornare alla vittoria e proseguire la striscia positiva in campionato. Ma vogliono essere anche trascinati nei cori da Insigne e compagni, s’aspettano di vedere all’opera il solito Napoli, travolgente e concreto, determinato e cinico. Il passo falso in Europa League non poteva rovinare un feeling che dura da ventiquattro giornate. E l’intervento del presidente è servito a riportare fiducia in un gruppo che oggi dovrà solo preoccuparsi di vincere e ripartire con il piede giusto in campionato perchè dagli spalti aspettano solo quello: di rivedere all’opera il vero Napoli, quello che fa sentire il fiato sul collo alla Juve, non quello di Europa League che era solo una brutta copia.
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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