Signore e signori la cantera azzurra è aperta: «Voglio il modello Barcellona». Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis ci ha davvero preso gusto. Oltre alle soddisfazioni per le vittorie ottenute in campo giovanile, c’è addirittura spazio per un singolare concorso a premi indetto dal presidente in persona: «In palio due biglietti per la tribuna autorità a chi riuscirà a battezzare con il nome più fantasioso la cantera napoletana». C’è già un nome gettonatissimo ed è quello di Guagliunera. De Laurentiis, intanto, si coccola i suoi gioielli fatti in casa, belli da vedere in campo e soprattutto vincenti nei rispettivi tornei: «Sono fiero delle squadre giovanili – dice a Marte Sport –. L’obiettivo è creare un network di decine di migliaia di possibili giocatori. Ci stiamo inventando anche nuove professionalità che possano operare nel progetto giovanile». E non solo. Anche perché c’è voglia di riunire al più presto tutte le squadre in un’unica cittadella del calcio a Castelvolturno per veder crescere i nuovi Insigne, Maiello e Ciano, da lanciare in prima squadra per continuare a rispettare il fair play finanziario.
Dai giovani si passa poi a parlare di un altro giovane talento argentino che ha stregato i club di mezza Europa: Eric Lamela. E allora De Laurentiis prende in prestito una metafora per illustrare il concetto sul giocatore certamente talentuoso, ma che considera non ancora pronto al grande palcoscenico del calcio italiano e a una piazza difficile ma prestigiosa come quella napoletana. Oppure, si tratta di un semplice stratagemma che suona come un depistaggio di mercato: «Lamela è una mela non ancora matura. Volevo valutare la possibilità di metterla sul mercato di Napoli, che non significa prenderla adesso. Anche perché se nei prossimi anni dovessi sviluppare ulteriormente il progetto della cantera, ditemi che senso ha poi di andare ad arricchire altri club».
Argomento San Paolo. Si lavorerà sodo questa estate per mettere a punto lo stadio, per strappare in tempo l’autorizzazione dall’Uefa: «Ci restano solo 40 giorni per il si. Il Sindaco è stato straordinario, ci sarà un aggiornamento quotidiano tra il club e l’assessore allo sport». Finale col botto dedicato ai bacini d’utenza con stoccata velenosa alla Lega Calcio: «Deve garantire la comunità prospettiva di intenti, basta con le leggi vecchie ed obsolete, mi sono stufato di sentire che non si può fare».
Fonte: Leggo Napoli
La Redazione
S.D.
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