Voci dal San Paolo: “Ua, acchiapp’a a chist!”. È uno dei commenti quando nel finale di Napoli-Roma Kalidou Koulibaly si era lanciato furiosamente sulla fascia destra saltando tutti, ma poi fermato all’ultimo assalto. Nero sì, ma senza capelli. Quindi non era Gervinho. Era lui, il nuovo difensore del Napoli: giovane e sconosciuto, ma col patentino da “big” già prenotato. L’identikit che tanto piace al Napoli, in poche parole. “Me par Pal e fierr!”, ha gridato un signore coi capelli bianchi, esaltato e con le braccia al cielo all’ennesimo anticipo in scivolata su uno sconcertato Destro.
“Palo di ferro” era il soprannome di Giuseppe Bruscolotti, storico capitano azzurro e difensore roccioso. Con tutto il rispetto per l’ex difensore, il giovane francesce ha qualcosa di più: fisico, tecnica e anche velocità. L’enorme stazza non gli consente di essere sempre agile e fluido nei movimenti, ma c’è ancora tempo per migliorare. Lui, intanto, a 23 anni ha preso in mano la difesa del Napoli. O meglio, la retroguardia azzurra gli è cascata addosso, visto che Albiol, Rafael, e gli altri non hanno cominciato benissimo la stagione. Invece lui è andato forte come un treno. Le ha giocate tutte in campionato (un gol e un assist) e nelle coppe europee, riposando soltanto nel terzo turno di Europa League in casa dello Young Boys. Che sia arrivata una sconfitta può essere soltanto un caso, chissà. Fisico da paura, mette a disposizione del Napoli muscoli e corsa: contro la Roma al San Paolo ha seminato il panico in un paio di incursioni sulla fascia destra. Qualche volta ha giocato come terzino, soprattutto quando era al Metz, dove in due stagioni ha collezionato 41 presenze e un gol. Con la nazionale francese Under 20, invece, ha giocato 11 gare, tra cui un cammino nel Mondiale di categoria arrivato fino alla semifinale.
Koulibaly è nato a Saint-Dié-des-Vosges, in Francia. Dove è cresciuto calcisticamente: si è formato nella squadra locale, prima di passare al Metz nel 2010. Due stagioni da protagonista nonostante fosse poco più di un ragazzino. E l’interesse del Genk, che lo porta in Belgio prendendolo in prestito e riscattandolo a 1,3 milioni nel 2013. Ma la parentesi belga non durerà a lungo due stagioni, con 64 partite e tre gol, ma già a gennaio di quest’anno il club azzurro lo aveva praticamente preso, ma non si fece in tempo a chiudere le pratiche. Discorso ricomposto e completato nei mesi successivi. Il Napoli lo acquista a 8 milioni, annunciandone l’arrivo addirittura prima dell’apertura del calciomercato estivo di quest’anno. Il direttore sportivo Bigon, che lo ha seguito personalmente più di una volta, lo ritiene un potenziale fenomeno, e contro la Roma il giovane Kalidou ha dimostrato che non si sbaglia. 23 anni, dicono che deve fare ancora esperienza. Ma se questo ragazzone annichilisce avversari e compagni di reparto vuol dire che il Napoli almeno un acquisto della discussa campagna estiva lo ha indovinato. Straripanza fisica e la capacità di diventare muro. Ne sanno qualcosa Totti, Florenzi, Gervinho e Destro. Il Napoli ha pescato bene, Koulibaly è pronto a diventare una stella della Serie A. Intanto da oggi è già un nuovo “Pal e fierr”…
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
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