NAPOLI – La decisione di rinviare Napoli-Juve presa dalla Prefettura di Napoli ha trovato d’accordo le due società. Il motivo della scelta è stato soprattutto quello di tutelare l’incolumità dei tifosi che si sarebbero recati allo stadio San Paolo.
BIGON – Al vertice era presente anche il ds del Napoli Bigon, che ai microfondi di Sky ha spiegato: «Condividiamo la decisione presa dalla Prefettura, poteva diventare una situazione rischiosa perché al San Paolo non c’era una partita normale, ma erano previsti circa sessantamila spettatori. E poi stamattina sono stato a vedere il terreno di gioco: c’era anche il serio rischio che la partita fosse rinviata direttamente dall’arbitro di un rinvio da parte dell’arbitro per impraticabilità di campo. La data di recupero? Credo che l’orientamento della Lega possa essere per il 14 dicembre, per noi fra le sfide con Novara e Roma. Un altro impegno che si aggiunge al nostro già fitto calendario e che non ci aiuta per uno dei nostri mini-cicli terribili che affrontiamo mese per mese. Ne prendiamo atto e non potremo che adeguarci alla decisione che sarà presa».
MAROTTA – Sulla stessa linea il dg della Juve Marotta: «Gli ordini delle autorità prevalgono, come giusto, sull’interesse sportivo. Siamo dispiaciuti perché avevamo preparato a fondo questa partita e siamo in un buon momento di forma, reduci da una bella vittoria. Il Napoli, che ha partecipato al vertice, avrà certamente avuto qualche elemento in più per aiutare le autorità nell’analisi. Purtroppo i fatti di questi giorni prevalgono sul resto e il calcio non può e non deve vivere al di fuori della realtà».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
S.D.
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