5 REINA
Il polpaccio non fa i capricci e Pepe torna sul trono. Ma è un trono di spade. Vanifica la furia del Napoli prendendo il primo gol di Higuain, un tiro basso dai venti metri. In ritardo, beffato. Battuto irrimediabilmente dal secondo gol del Pipita che poi anticipa di piede fuori area. Col Napoli che attacca a testa bassa, non è più impegnato, spettatore della gran partita dei suoi.
6 HYSAJ
Sturaro, un giocatore stappa-lavandino, rientra a centrocampo, finta ala di pollo. Duello rusticano. L’albanese lotta, spinge, attacca. E dà il via all’azione del gol di Insigne. Prende il sopravvento nella ripresa mettendo più di un pallone nell’area Juve. Tradito dalla stanchezza, manca di rifinire un ghiotto passaggio-gol. Migliora col passare dei minuti, protagonista nel finale.
4 CHIRICHES
Manca Albiol e il romeno ritrova Higuain. Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? E’ un Pipita furioso che arretra, marca, attacca e segna. Aggirato da Higuain nell’azione del vantaggio juventino. Pochi minuti prima, grosso errore consegnando una palla-gol a Rincon che la spreca in cielo. Gioca sotto lo choc dei due errori, ma si rinfranca e non è più impegnato.
6,5 KOULIBALY
Esce spesso su Cuadrado. Vola Colombia, vola, ma Kalidou lo ferma con la suola, lo ferma in ogni moto e maniera, per Cuadrato è notte nera. Su punizione di Diawara, va al colpo di testa (45’ alto). Ferma Higuain, Dybala, Cuadrado. Impone anticipo e fisico. E’ il baluardo della difesa contro cui si infrange l’offensiva juventina che va a strappi sui lunghi lanci della difesa.
5 GHOULAM
Chi nasce tondo non può morire Cuadrado. Non soffre il colombiano e spinge. Lo aiuta Insigne, sopraggiunge Koulibaly allargandosi. Ma in proiezione offensiva, nel primo tempo, è chiuso sui cross. Meglio nella ripresa quando costringe Cuadrado sulla difensiva e va per i triangoli sulla sinistra e per i cross sostenendo la furiosa partita del Napoli che non ci sta a uscire dalla Coppa.
6 ZIELINSKI
Prende il posto di Allan per i tiri da fuori e un motore da gran premio. Va al tiro, dopo la prodezza di Neto su Callejon, mancando il bersaglio. Travolge Khedira che è un tedesco lento, impacciato nella fase difensiva, sul quale il polacco prende il sopravvento sino ad esaurire tutte le energie e deve entrare Allan a sostituirlo (81’).
7 DIAWARA
Salta Dybala in frasca. Rispetto a Jorginho deve produrre spudoratezza e fantasia. Due tocchi, rapido, diventa protagonista. Pressato anche da Higuain e Khedira, fa sempre il movimento giusto per giocare la palla. Grinta e classe. Domina a centrocampo dove Dybala fa poco. Bello da vedere, efficace, lanci illuminanti.
7 HAMSIK
Grande voglia. Lotta, contrastato da Rincon. Spesso non trova lo spazio per la giocata. Batte oltre il secondo palo un buon tiro alla fine del primo tempo. Ma va ancora in gol (ottavo centro contro la Juve) giocando una superba ripresa, travolgendo Rincon e allarmando l’intera difesa bianconera. Esce per Pavoletti (75’).
7 CALLEJON
La pulzella d’Orleans votata al martirio della doppia fase. Soffre la velocità di Alex Sandro. Ha la palla-gol per portare avanti il Napoli, ma Neto gliela sventa nell’area piccola. Suoi gli assist per i gol di Hamsik e di Insigne. Si batte con grande energia sino alla fine e mette a segno l’ammonizione di Pjanic che salterà la finale.
5 MILIK
Fuori Mertens, c’è il polacco per i cross (sciupati 17 traversoni domenica sera). Stavolta i cross sono rari. Tarda ad entrare in partita. Si scuote nella ripresa. Subito un lampo: conclusione fuori dalla distanza sull’invito di Hamsik. Poi un colpo di testa. Prende coraggio. Si galvanizza, ma deve far posto a Mertens.
6,5 INSIGNE
Vuole ammazzare la Vecchia col flit, il flipper e il tiro a giro. Ma ha vita dura per i raddoppi di marcatura previsti da Allegri (Dani Alves, Cuadrado). Sempre chiuso al momento della giocata. Emerge col passare del tempo perché è inesauribile. Fallisce un paio di tiri a giro, ma mette dentro la palla della vittoria presigiosa.
7 MERTENS
Appena entrato al posto di Milik e, su una rimessa laterale, Neto manca la palla e Dries, pressione sul portiere, insacca a porta vuota. Gioca prima al centro, poi a destra e a sinistra con l’ingresso di Pavoletti. Una una furia dopo il gol che porta la partita in parità. Deve fare entrare Barzagli (fuori Dybala) per fermarlo.
6 PAVOLETTI
Entra per Hamsik nell’ultimo quarto d’ora. Va subito in pressione su Neto. Allarme rosso per la difesa juventina sotto i continui assalti del Napoli. Allegri si agita, teme la rimonta azzurra. All’88’ gran giocata: stop e girata violenta deviata in corner. Una prodezza di un giocatore che, più di Milik, sembra pronto.
6 ALLAN
Zielinski ha esaurito la benzina e Sarri lo sostituisce con Allan (81’) per sorreggere la pressione azzurra che sta soffocando la Juve. Il brasiliano si cala subito in partita e martirizza Khedira che già Zielinski aveva ridotto in cenere. Solita grinta e determinazione. Sono i grandi cambi a disposizione di Sarri per il centrocampo.
7 SARRI
E perché ‘ndringheta e ‘ndrangheta, in finale la Juve ci va. Decisivi i due rigori di Torino, complicata la remuntada. Al San Paolo non riesce l’operazione Alto Piemonte. Tre giorni dopo la domenica di campionato, Cornelia Allegri mette in campo i suoi gioielli e ne cambia otto per vincere, Sarri schiera una formazione più offensiva in mediana e una torre polacca in attacco (sei cambi). Partita scombinata, trovata (palla-gol di Callejon) e poi perduta (doppietta di Higuain): commento sonoro e provvisorio di Mimmo Di Francia. Ma alla fine vince un Napoli da applausi. Veloce nel primo tempo, furioso
fonte: IlMattino.it
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