Cerca
Close this search box.

Napoli, in Olanda è andata in scena la controfigura

Arriva la prima, meritata sconfitta stagionale nei tempi regolamentari

Disastrosa la trasferta degli azzurri in Europa League, ma sembra che la competizione continentale non rientri nelle priorità dei piani societari. Prevale il timore che si ripetano gli effetti collaterali causati dalla Champions l’anno scorso, e si pensa prima di tutto al campionato. 

LA COPPA NON CONTA? – Se si dovesse giudicare la prestazione del Napoli in versione olandese, ci sarebbe da preoccuparsi: e resterebbe molto da discutere sul “dosaggio” del turnover, che in tale misura può funzionare contro rivali di fascia minima come il Solna, ma non contro un avversario più scaltro e dotato come il PSV. Già dopo la rotonda vittoria con l’AEK avevamo notato certe lacune del Napoli-B, riproposte anche alla vigilia della trasferta ad Eindhoven. Ma se è vero quello che Mazzarri ha ribadito nel post-partita, e cioè che la società mira principalmente a non prosciugare energie utili in campionato, allora il discorso tende a cadere. Ci sarebbe a questo punto da interrogarsi sulla legittimità di questa scelta: l’Europa League è pur sempre un trofeo continentale, e in teoria sarebbe alla portata del Napoli.

PSV NON IMBATTIBILE – Inoltre, in Europa League gli impegni severi (come potevano essere l’anno scorso Bayern, City e Chelsea) verrebbero dai quarti in poi, con la giusta fortuna nei sorteggi. Questo significherebbe un dispendio di forze non eccessivo e combinabile con gli impegni della Serie A: tanto più alla luce del PSV visto ieri sera, che era sì veloce e arrembante, ma tecnicamente e qualitativamente tutt’altro che irresistibile. Giocare con tre o quattro titolari fin dall’inizio non avrebbe appesantito la squadra per domenica, perché più che lo sforzo fisico, solitamente, a pesare è quello psicologico ma, si è detto, il rivale in questione non era di quelli che costringono a dare il duecento per cento.

VITTORIA NETTA – E invece, il Napoli in Olanda ha mandato la sua controfigura. Le prestazioni un po’ altalenanti sono il tema di questo inizio di stagione, ma in campionato le partite peggiori (Catania e Genova) hanno portato comunque quattro punti su sei. In coppa, invece, arriva la prima sconfitta nei 90′, ed è anche sonora: un 3-0 che ha rischiato in più occasioni di diventare 4. Parlano chiaro il resto delle cifre: 8 a 3 per il PSV sui calci d’angolo, e il divario dei tiri verso la porta è imbarazzante, con un 26-6 per gli uomini di Advocaat. Anche gli otto azzurri ammoniti testimoniano una serata in cui nulla era sotto controllo. Il dominio dei padroni di casa è stato evidente e costante, dall’inizio alla fine. Il Napoli non ha mai dato cenni concreti di reazione e ha traballato più volte in difesa, dove Rosati, colpevole di una mezza gaffe in occasione del primo gol, ha dovuto opporsi in tutti i modi possibili agli indemoniati attaccanti del PSV. Gli olandesi, motivati dal tifo di casa e dalla necessità dei tre punti, hanno giocato un match aggressivo, dinamico, fatto di pressing altissimo e velocità. Mettendo in campo l’undici titolare.

NAPOLI IRRICONOSCIBILE – Di fronte, un Napoli-B simile a quello già visto contro l’AEK: e come in quell’occasione, è stato il centrocampo il reparto più deficitario. El Kaddouri di nuovo impalpabile, Donadel assolutamente privo del ritmo partita: lento, goffo, impreciso; persino imbarazzante nell’errore in mediana che lancia il PSV per il 2-0. Risucchiato nel vortice, anche Dzemaili ci ha capito poco. Ma l’aspetto più grave è che, a causa della mobilità ridotta dei tre di centrocampo, è mancato totalmente un collante fra difesa e attacco, lasciando Insigne e Vargas isolati, abbandonati a se stessi. Stessa sorte toccata a Pandev e Cavani: anche questo avevamo preventivato, sottolineando come dei cambi tardivi avrebbero difficilmente risollevato la partita, in caso di risultato compromesso nel primo tempo. Nulla di meglio hanno fatto gli altri: Mesto è il simbolo di una rosa che nei sostituti dei titolari ha grosse lacune di qualità; Fernandez è la prova che a giocare poco si perde di sicurezza e si va incontro a serate da incubo; Aronica e Dossena invece hanno meno scusanti per una prestazione altrettanto deficitaria.

APPROCCIO SBAGLIATO – Se tutto va storto, vuol dire che non è colpa dei singoli. Il Napoli opposto al PSV era disposto male in campo, con troppe distanze fra i reparti e senza un elemento di congiunzione sulla trequarti. Incapace di tenere palla per più di qualche secondo, gli uomini di Mazzarri hanno subito gli avversari dall’inizio alla fine. La staticità di Donadel e l’insicurezza di El Kaddouri hanno inficiato la manovra azzurra, ma soprattutto favorito quella avversaria, a cui sembrava non opporsi alcun filtro o resistenza. I limiti tecnici delle ali napoletane hanno contribuito alla difficoltà d’avanzamento, mentre la difesa tremava ad ogni iniziativa degli olandesi. Sembrava mancare soprattutto la convinzione, il cedimento è arrivato quasi subito, sebbene il PSV sbagliasse passaggi e tiri piuttosto maldestramente. E allora, resta un dubbio: vale davvero la pena di rinunciare apertamente ad una competizione che non costerebbe un dispendio eccessivo di energie, almeno finché gli avversari sono questi? La risposta sembra essere stata data: non ne vale la pena. Il prosieguo della coppa dirà se la dirigenza napoletana cambierà idea lungo la strada.

 

A cura di Lorenzo Licciardi

 

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.