Il Napoli è reduce da una stagione 2022/2023 da incorniciare: è arrivato il tanto atteso scudetto in Serie A ma il successo è stato anche europeo. Pur non essendo arrivati in finale, gli uomini di Luciano Spalletti sono giunti fino ai quarti di finale, traguardo mai raggiunto in precedenza. Sono poi stati eliminati dal Milan di Stefano Pioli. Secondo gli analisti e commentatori, a tutti è parso evidente come la superiorità del Diavolo sia stata in relazione all’esperienza europea piuttosto che di organico vero e proprio. Come ha dimostrato il cammino in campionato, infatti, Osimhen e compagni non hanno mai avuto rivali nella corsa al titolo.
In questa stagione però molti aspetti sono cambiati, a partire dalla guida tecnica. Divergenze tra il patron Aurelio De Laurentiis e Spalletti hanno portato ad una separazione dai partenopei (con il tecnico toscano ora passato alla guida della Nazionale Italiana). Sulla panchina azzurra è subentrato Rudi Garcia, un ritorno dal momento che aveva già allenato in Serie A (la Roma). Il tecnico francese ha però una buona dose di pressione ora, sia per il campionato quanto per la Champions League, e le prime uscite stagionali hanno dimostrato una squadra ancora non a suo agio negli schemi del tecnico. Pur conservando il 4-3-3 impostato da Spalletti, l’impostazione di gioco appare differente e l’undici in campo non raramente si mostra spaesato, poco fluido nella manovra. L’incertezza permane anche in quelli che nel passato campionato erano considerati leader assoluti, come il georgiano Kvaratskhelia, protagonista di prestazioni ben al di sotto rispetto a quanto aveva abituato nella passata stagione. Anche se, è doveroso precisarlo, i 22 anni di età sono ben lontani dalla maturità calcistica di un giocatore: l’attaccante esterno, oltretutto, era alla prima stagione in Serie A ed era facilmente preventivabile un momento di flessione nel rendimento.
Guardando al rendimento in Champions League, i partenopei sono stati sorteggiati nel gruppo C. Insieme a loro figurano il Real Madrid, il Braga e l’Union Berlino. Inutile fare riferimento al Real Madrid, indubbiamente favorito per il passaggio del turno da primo e incluso tra i pretendenti per il successo finale secondo i pronostici degli addetti ai lavori e le quote sul prossimo vincitore della Champions League. Ad inizio competizione il gruppo era però considerato particolarmente ostico, con la formazione tedesca in grado di sorprendere e giocarsi il passaggio del turno con il Napoli. Ad oggi invece così non è: la nuova squadra di Bonucci è alle prese con una delle crisi più marcate della sua storia, tanto in Bundesliga (dove ha collezionato 8 sconfitte su 10 sfide) quanto in Europa. I partenopei dovrebbero però aver messo in cassaforte anche quest’anno almeno gli ottavi di finale, nonostante il pareggio interno deludente con i tedeschi. Gli uomini di Garcia hanno invece vinto (2 a 1) contro il Braga e perso (3 a 2) contro il Real Madrid. Quest’ultima è però stata una sfida da grande squadra per Osimhen e compagni, probabilmente la migliore disputata in questa prima parte di stagione, arrivando a mettere in difficoltà i 14 volte campioni d’Europa.
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