La corsa del Napoli verso il terzo posto ha subito un rallentamento ma non si è fermata. Il pareggio casalingo con il Catania, per com’è venuto, ha lasciato la sensazione di una mezza sconfitta e la certezza di aver perso due punti importanti in chiave campionato. Sensazioni negative da cancellare al più presto, in vista di una settimana che potrebbe rivelarsi decisiva per la qualificazione Champions. A distanza di sette giorni il Napoli dovrà affrontare la difficile trasferta di Torino e lo scontro diretto di Roma con la Lazio che attualmente occupa proprio il terzo posto, ultimo valido per l’accesso alla massima competizione europea.
La squadra di Mazzarri contro il Catania ha mostrato nuovamente tutte le potenzialità ed i limiti di una rosa costruita male ma con individualità capaci di sopperire alle difficoltà di alcuni calciatori. La partita con i siciliani ha però fornito anche un’importante certezza alla società di De Laurentis.
In vista delle ultime nove gare di campionato, Mazzarri potrà contare sul contributo di tre calciatori che per ragioni diverse non hanno finora fornito l’apporto sperato. Fernandez, Dzemaili e Pandev sembrano finalmente pronti a garantire all’allenatore toscano la possibilità di variare il tema tattico delle partite e di far rifiatare i titolari con innesti di pari valore. Analizziamo caso per caso la condizione dei tre calciatori.
FERNANDEZ: l’avventura a Napoli del giovane difensore argentino rappresenta a tutti gli effetti un mistero. Bloccato già nel mercato di riparazione dello scorso campionato, al suo arrivo a Napoli Fernandez era considerato un importante innesto per la retroguardia azzurra ma sin dall’inizio si è percepito che Mazzarri lo considerava fuori dal giro dei “titolarissimi”. Nemmeno la splendida doppietta realizzata all’esordio in Champions contro il Bayern Monaco gli ha fatto guadagnare la stima dell’allenatore che – anche in una fase di forte crisi della difesa – gli ha preferito Grava come sostituto di Campagnaro e Aronica, spostato a centro, per sopperire alle assenze di Cannavaro.
Per “El Flaco” le presenze si riducono a 14 (11 in campionato, partendo 8 volte da titolare, nda), con prestazioni spesso oltre la sufficienza. Le incertezze di Fernandez sono state causate, a parere di chi scrive, dal comprensibile adattamento alla difesa a tre e da un equivoco tattico. Mazzarri ha sempre considerato l’argentino come alternativo al centrale di destra, affidandogli spesso la marcatura di rapidi attaccanti esterni che per caratteristiche fisiche soffre. Fernandez garantisce prestazioni migliori come centrale e, anche grazie alle sue capacità nel gioco aereo, potrebbe aiutare il Napoli a subire meno goal da caci da fermo.
Le doti fisiche e tecniche e la personalità del difensore argentino sono armi di cui gli azzurri hanno bisogno. A Mazzarri il compito di usarle per terminare al meglio il campionato e scoprire di avere in casa il primo rinforzo per la difesa.
DZEMAILI: anche per il centrocampista svizzero le difficoltà di adattamento al gioco del napoli nascono dall’impiego in ruoli non propri. Complice la cronica assenza di Donadel, nel 3-5-2 iniziale di Mazzarri a Dzemaili è toccato spesso il compito di sostituire sia Gargano che Inler, senza avere però né le doti di interdizione dell’uruguaiano, né la capacità di costruire gioco del connazionale. Affidato a compiti non adatti alle sue caratteristiche, Dzemaili ha faticato molto, facendo sospettare tifosi e addetti ai lavori di un ulteriore investimento sbagliato da parte della dirigenza. Lo svizzero pare maggiormente a suo agio ad agire sulla trequarti, giocando tra le linee e sfruttando al meglio il tiro dalla distanza. E’ da considerarsi a tutti gli effetti un possibile sostituto di Hamsik, più che di Gargano o di Inler.
La nuova soluzione tattica di Mazzarri con tre giocatori a schermo della difesa, poi, si adatta meglio alle qualità del calciatore di origine macedone, che con il nuovo modulo sta fornendo prestazioni di alto livello anche sotto il piano realizzativo.
PANDEV: nessun dubbio invece sulla posizione in cui impegnare l’attaccante ex Inter. La versatilità e le qualità tecniche di Pandev gli consentono di rendere al meglio in tutte i ruoli dell’attacco azzurro. Trequartista, attaccante esterno o centrale fa poca differenza per il macedone che, ritrovata la condizione e la fiducia nei propri mezzi si è rivelato la vera arma in più per cambiare ritmo alle partite. Proprio il suo ingresso nella gara con il Catania ha dato la scossa che ha portato la squadra di Mazzarri al doppio vantaggio sprecato nel finale.
Ripresosi dal recente periodo d’appannamento fisico, l’apporto di Pandev sarà fondamentale nella rincorsa al terzo posto, magari sin da domenica sera contro la Juve, punita dall’attaccante due volte nella gara d’andata, la miglior prestazione del macedone da quando è a Napoli.
Le ultime nove giornate di campionato vedono il Napoli impegnato a raccogliere tutte le energie in vista del traguardo Champions, ma anche in caso di mancata qualificazione alla società è fatto obbligo di fare tesoro degli errori commessi e di operare con decisione in sede di mercato, uniformando il valore della rosa con innesti di alto valore nel reparto difensivo e sugli esterni. E’ giunto il momento di operare scelte decise, anche a costo di dolorose separazioni. La partecipazione alla Champions ha dimostrato che al Napoli manca poco per raggiungere il livello delle maggiori squadre europee, sprecare questa possibilità alimenterebbe per anni i rimpianti dei tifosi.
Servizio a cura di Pompilio Salerno
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