Il Napoli cerca un centrocampista idoneo a dettare i tempi giusti alla propria manovra, praticamente un uomo che sappia costruire ma anche demolire: all’inizio fu Mascherano, poi è stata la volta di Gonalons, poi è stato un universo ampio e adesso è il momento di Christoph Kramer (23), un tedesco mondiale, appena rientrato al Bayer Leverkusen dal Borussia Monchengladbach. Ma è anche l’ora di Hector Herrera (24) messicano del Porto.
IDENTIKIT. C’è un elenco infinito, c’è una scelta larga, ci sono ovviamente dei paletti e le difficoltà che sembrano ricorrenti: c’è un progetto che non prescinde dai costi, che tiene presente anche il rispetto del monte-ingaggi, poi ci sono le caratteristiche da far sposare con il Napoli ch’esiste.
E allora, ripartendo – per ora – da Jorginho e Inler, aspettando l’evoluzione del mercato intorno a Behrami e a Dzemaili, la scelta va fatta migliorandosi e non per il gusto di acquistare: Christoph Kramer è stato individuato nel corso dei vari blitz in Germania, terra attraversata in lungo e in largo nell’inverno scorso dagli 007 partenopei, una mezzala riciclata come interditore. L’età lo aiuta e forse anche il prezzo: intorno agli otto milioni si può fare, ma serve calma e pazienza e bisognerà poi aspettare che si chiuda il Mondiale, che si possa dialogare serenamente con il calciatore.
LA VOGLIA MATTA. Ma il Napoli è stato spesso anche in Portogallo, per studiare Fernando e per (ri)scoprire Herrera, un diavoletto che in mezzo al campo si fa per tre, un filtro utilissimo dinnanzi alla difesa che magari pecca (un pochino) nella direzione dei lavori ma che torna utilissimo per sostenere la fase passiva.
Il mercato non decolla e però le scadenze si avvicinano: tra una settimana circa comincia il ritiro e poi rimarrà poco più di un mese per arrivare al preliminare di Champions, l’appuntamento-chiave che il Napoli non può permettersi di fallire e che per conquistare avrà bisogno d’interpreti assoluti.
CONTROINDICAZIONE. E il Brasile non ha dato una mano nei tempi: Kramer rientrerà soltanto alla fine del Mondiale e quindi avrà bisogno di riposare, di godere d’un periodo (fisiologico e sindacale) di vacanze per riprendersi, e finirebbe per essere disponibile entro la prima decade d’agosto, quando ormai ci sarà nell’aria il profumo del preliminare; Herrera sarebbe invece disponibile verso il venti di luglio, avrebbe il tempo per inserirsi, per capire, per calarsi nel ruolo e nelle idee di Benitez, per assorbire le giocate di chi c’è.
QUANTI SOLDI. Altrimenti poi sarà inevitabile virare, bisognerà rituffarsi negli appunti di un anno intero e scavare: Morgan Schneiderlin (25) sarebbe stato tecnicamente e tatticamente d’impatto, ma quei venti milioni di euro richiesti dal Southampton hanno avuto l’effetto d’una doccia gelata e la presenza del Tottenham non ha aiutato, no. E allora conviene essere preparati alle sorprese: l’album delle figurine ha varie pagine…
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