Il nuovo Napoli è ancora più “doppio” dei precedenti. Ma questo non significa che non possa essere più genuino e anche più fluido. Anzi. C’è un trittico di obiettivi, sulla sommatoria meno pressanti e stressanti (l’Euroleague in luogo della Champions ad esempio, con tutto quello che ne consegue) e quindi si può programmare una più equa e ponderata ripartizione delle forze per far fronte, appunto, a tutti e tre fronti. Giochi di parole a parte, Mazzarri ha un doppio (a volte anche triplo) in ogni ruolo, una scelta concordata già prima del ritiro con la società per evitare che il dispendio di energie di una stagione lunghissima, si trasformasse in scorie difficilmente smaltibili. Come in effetti è accaduto nell’ultima parte della passata stagione, quando le batterie si scaricarono ben prima del “the end”, mentre si lottava ancora per un posto in Champions. E allora, ben venga la doppia soluzione per ogni reparto e ben vengano i sani dualismi, che possono trasformarsi in appropriati “pungoli” anti-rilassamento, oltre a fornire la soluzione più adatta ed immediata. Difesa, fascia sinistra e centrocampo soprattutto. Lì le gerarchie non appaiono ancora ben delineate e forse lo saranno solo dopo un po’ di giornate di campionato e qualche scontro in Europa.
ZUNIGA-DOSSENA – Il lungo tormentone della scorsa stagione, il ballottaggio buono per ogni occasione. Il colombiano in effetti aveva via via preso terreno al “diavolo” dell’out sinistro, che però adesso sta provando a rientrargli. E’ stato fra i più reattivi durante il ritiro, e la voglia di ritrovare un posto di preminenza nella fascia di competenza s’è ravvivata. Sarà anche stavolta un bel duello con il Camilo portato a sinistra, con gran successo, da una “genialata” di mister Walter.
DZEMAILI-BEHRAMI – Ecco una rivalità tutta nuova, ma non per questo meno intrigante. Interamente elvetica. In un centrocampo ancora da delineare in tutti i suoi risvolti, andranno a confrontarsi due medianoni piuttosto completi e che s’assomigliano anche un po’. Hanno corsa, interdizione, agonismo e anche tempi d’inserimento e tiro. Come quello vincente di Dzemaili contro la viola. Ne potrebbe venir fuori un bel confronto serrato, palpitante. Stando agli ultimi accadimenti, sempre quelli di Napoli-Fiorentina, il macedone è passato a condurre leggermente sul kosovaro. Per una sana e stimolante concorrenza fra connazionali.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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