Londra. Napoli a testa alta. Gioca un primo tempo perfetto, segna due gol all’Emirates Stadium e mette a lungo paura all’Arsenal. Subisce la rimonta degli inglesi nella ripresa e viene raggiunto a tre minuti dalla fine con un gol di testa di Koscielny, in mischia ed evitabile con un pizzico in più di attenzione. Tante note positive in quest’esordio londinese, in questo 2-2 in casa di un top club europeo, anche il rammarico però di essersi lasciati sfuggire un successo ormai in pugno e la consapevolezza che bisognerà crescere anche nella capacità di conservare in cassaforte la vittoria. Primo tempo colorato da due pennellate azzurre. Insigne e Pandev, due magie. Insigne colpisce al primo tentativo (7′) sfruttando da campione un’indecisione di Jenkinson su lancio in verticale di Inler. Pandev al 29′ raddoppia chiudendo al meglio un’azione da manuale: verticalizzazione di Hamsik, il macedone supera il portiere Fabianski in uscita e con il sinistro mette la palla all’incrocio. E Reina, all’esordio in porta, fa già la differenza. Lo spagnolo para un rigore a Podolski (18′ pt) con il Napoli in vantaggio di una rete e poi sbroglia almeno un paio di situazioni complicate. Primo tempo griffato Benitez. Squadra attenta in fase difensiva e lestissima a partire appena recupera il pallone a centrocampo con Inler o Behrami o con i ripiegamenti in fase di non possesso di Callejon, Hamsik e Insigne. Gli azzurri palla a terra sono imprendibili. Giocate a uno-due tocchi in verticale, sempre puntuali: tagliata in due la difesa dell’Arsenal. Il Benitez-pensiero si vede soprattutto in fase offensiva con i movimenti perfetti dei tre attaccanti alle spalle di Pandev, anche lui sempre vivo in questa nuova posizione e tra l’altro messo giù in area in maniera sospetta da Mertesacker. Sempre più maturo Insigne, e sempre più leader Hamsik. E cominciano a funzionare i movimenti difensivi. I due gol inglesi sono nati per situazioni individuali da palla inattiva, altro aspetto da migliorare. In avvio di ripresa l’esordio attesissimo dell’argentino Higuain, fischiato dai tifosi dell’Arsenal che lo avrebbero voluto qui. Il Pipita si muove abbastanza bene ma non ha ancora lo sprint migliore. C’è anche Maggio in campo, poi entra Albiol. E c’è spazio più avanti per Mertens. Cambi in corsa anche per l’Arsenal. Con il passare dei minuti la pressione degli inglesi si fa più consistente, il Napoli si arrocca più sulla difensiva perchè c’è meno energia per ribaltare l’azione. E nonostante un super Reina arrivano le reti di Giroud (28′ st), con un’acrobazia da applausi dopo essersi liberato di forza di Cannavaro, e di Koscielny che mette dentro un pallone dopo la respinta del portiere, pallone che con più rapidità poteva essere liberato. Comuque molte più luci che ombre. E oggi c’è il Porto.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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