PARIGI
Neanche le spiagge bianche di Copacabana hanno reso più morbido Jean Michel Aulas e in diretta da Rio, sulle frequenze di Rmc, il presidente del Lione ha in qualche modo rimesso la palla al centro per quanto riguarda l’affare Maxime Gonalons. Negli ultimi giorni il «ponte radio» tra Napoli e Lione aveva ripreso febbrili comunicazioni, tanto che nelle ultime ore la lunga partita a scacchi (ricordiamo che le prime voci risalgono allo scorso novembre) aveva messo sul piatto, oltre ai soldi, la contropartita tecnica di Pandev. In Francia, dai tifosi del Lione, la notizia è stata piuttosto benaccolta, mentre dalle labbra di Aulas non è uscita nessuna parola in tal senso: al momento non ha neanche preventivato un eventuale arrivo del Macedone nelle sui riflessioni di mercato. «Non possiamo trattenerlo – ha dichiarato Aulas ai microfoni di Rmc parlando di Gonalons – ma stiamo facendo di tutto perché Max prolunghi il suo contratto. Lui è uno dei pochi giocatori che potrebbe fare tutta la sua carriera a Lione e questo è un aspetto. E’ vero che quando quest’inverno ha rifiutato il trasferimento a Napoli gli ho promesso un bonus d’uscita a fine stagione, ma nell’accordo era chiaro che questo sarebbe valso solo nel caso in cui la richiesta fosse arrivata da uno dei club che precedono il Lione nel ranking Uefa. Se l’offerta non arriverà da una di queste squadre, Max resterà con noi». Il nodo dell’affare, o meglio la frecciata di Aulas, è proprio riguardo al ranking Uefa visto che attualmente il Lione occupa la 12ª posizione, mentre il Napoli si ferma alla 31ª. Tanto più che le squadre che non precedono il Lione e sono nella top ten non hanno mai mostrato interesse nei confronti del giocatore. Dichiarazioni, quelle di Aulas, che aggiunte al tira e molla sul prezzo, sembrano un ulteriore modo per provocare il Napoli. Probabilmente il presidente del Lione vuole solo tirare ancora di più la corda dalla sua parte, anche se da par suo i soldi non sono la chiave della partenza di Gonalons. Almeno così dice. «Non è una questione di denaro, ma di rispetto della parola data e del rango del club che lo vuole acquistare: ci siamo messi d’accordo con Max su questa procedura ed è lui che ha accettato questa regola lo scorso inverno». Di certezze in questa storia ce ne sono davvero poche, ma una c’è: il Lione ha bisogno di vendere dare ossigeno al suo bilancio e per quanto Aulas si rifiuti di farne una questione di soldi (a gennaio annunnciò di aver rifiutato 17milioni di euro messi sul piatto da De Laurentiis, anche se in realtà l’offerta era di 12), il gioco che sta portando avanti pare davvero gestito in questo senso. Non è infatti solamente l’affare Gonalons ad apparire «nebuloso», ma anche quelli di Clement Grenier e Bafétimbi Gomis che sembrano sempre sull’uscio ma rimangono poi legati al club da una sorta di filo invisibile. Aulas ha fatto l’ennesima mossa, ora resta da vedere che cosa farà il Napoli. I rapporti, dopo il burrascoso dietrofront di gennaio, si sono freddati e l’ultima cosa che vuole De Laurentiis è entrare in un gioco al rialzo con il Lione. Tutto lascia pensare che, a questo punto, possa essere decisiva la posizione del giocatore: se crede nel progetto Napoli, la strada diventa in discesa.
Fonte: Corriere dello Sport
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