La prima promessa che De Laurentiis fece a se stesso e ai tifosi del Napoli, rilevando la società in tribunale nel 2004, fu questa: «Riporteremo la squadra in alto». Il patto è stato mantenuto perché quattro consecutive qualificazioni in Europa – due in Champions e due in Europa League – e la Coppa Italia sono la testimonianza della puntuale crescita. La festa che il presidente, Mazzarri e i giocatori hanno dedicato al popolo azzurro nel giorno dell’ultima partita al San Paolo è stata meritata perché arrivata dopo una stagione di fatiche. Non ci si deve lamentare troppo per non aver tenuto aperta la sfida con la Juve per lo scudetto fino all’ultima giornata perché una flessione è inevitabile – in 40 giorni una sola vittoria, il periodo è coinciso con l’astinenza di Cavani e lo scontro diretto con i bianconeri – e, se non ci sono alternative ai big, è difficile porvi rimedio. La sfida può essere rilanciata, anzitutto a patto che venga migliorata la rosa. Come e dove lo stabilirà il presidente, che sembra attirato dal modello Borussia Dortmund, una squadra che attraverso giovani campioni è riuscita ad arrivare alla finale di Champions League. Ma il sistema tedesco, anche in campo calcistico, è differente da quello italiano.
Le incertezze sul futuro, in particolare di Mazzarri e Cavani, non devono offuscare la festa e la soddisfazione per un grande risultato. Il Matador si avvia a vincere, con pieno merito, la classifica dei cannonieri. Vanno ringraziati lui e i suoi compagni perché nessuno si è risparmiato. Da Hamsik, principe degli assist e centrocampista di levatura internazionale, al giovane Insigne, che ha avuto poco spazio ma ha saputo cogliere l’attimo: il suo gol al Cagliari, al 93’, è valso lo scatto-Champions sul Milan.
Bisogna dare ampi meriti a Mazzarri e ad un gruppo cementato tecnicamente e umanamente. Nel momento di difficoltà, dopo la sconfitta di Verona, è apparso negli spogliatoi De Laurentiis per dare la carica e da allora la squadra non ha più perso. Non bisogna fermarsi qui e molto ancora ci sarà da fare per il nuovo Napoli. È una sfida ambiziosa, quella dello scudetto, da far partire nella prossima stagione cominciando a vincere sui campi delle altre grandi: gli azzurri non sono riusciti a realizzare i colpi in casa di Juve, Milan, Fiorentina e Inter ed è stato questo a consentire ai bianconeri di andare in fuga.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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