Un rigore procurato, e poi revocato, l’accelerazione che ha «spaccato» il Milan: non è male il primo bilancio azzurro di Piotr Zielinski, il «fratello minore» del giustamente celebrato Arkadiusz Milik. Si può essere importanti, anzi decisivi, anche senza partire titolari. Roba impensabile nel Napoli dello scorso anno e possibile adesso che Giuntoli ha messo a disposizione di Sarri dei ricambi di prim’ordine. Per intenderci, fino alla passata stagione era il macchinoso David Lopez la prima alternativa ai due interni di centrocampo titolari, mentre adesso c’è Zielinski a poter dare il cambio di passo a partita in corso. Per intenderci, con Lopez il Napoli poteva al massimo difendere il risultato mentre con Zielinski può ribaltarlo: una differenza non di poco conto.
UNANIMITÀ Del resto, l’Udinese si è fatta pagare caro il suo gioiello ma nel Napoli, mai come in questa circostanza, c’era assoluta unità di intenti tra presidente, direttore sportivo e allenatore, ragion per cui la richiesta di 15 milioni è stata esaudita in fretta (lasciando anche Zapata un altro anno in prestito in Friuli e cedendo in prestito Zuniga al Watford, con tutto il pesante ingaggio del colombiano). Il Napoli voleva fortemente Zielinski, lui era corteggiato dal Liverpool e proprio dal Milan. Quando però Reds e rossoneri non hanno affondato il colpo con l’Udinese, Zielinski ha accettato Napoli di buon grado.
VECCHIO MAESTRO Sapeva che in azzurro avrebbe ritrovato il suo mentore Maurizio Sarri, l’uomo che gli ha cambiato il ruolo e forse la carriera. A Udine, infatti, Zielinski era arrivato per giocare trequartista cioè nella posizione che aveva ricoperto da giovane nello Zaglebie Lubin. A Empoli, però, davanti aveva Saponara che per Sarri era inamovibile e allora, complice la squalifica di Croce, l’8 febbraio 2015 contro il Cesena arrivò la svolta: l’attuale allenatore del Napoli provò Zielinski da mezzala, risultato 2-0 e grande prestazione del polacco. Croce, che Sarri si portava dietro da Sorrento, non era facile da scalzare ma lo scorso anno Zielinski ha effettuato il sorpasso e ora sembra avere sempre il piede sull’acceleratore proprio come in occasione della sgasata che ha portato Mertens al tiro dal quale è nato il 3-2 di Callejon. Zielinski salirà in fretta i prossimi gradini, giocare dal primo minuto ed esordire in Champions: due sogni che presto si avvereranno.
Fonte: Gianluca Monti per la Gazzetta dello Sport
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