La crisi è ufficialmente aperta. Quarta sconfitta consecutiva tra Europa Legue, campionato e coppa Italia. Pioli ancora fatale per Mazzarri, il Bologna bissa tre giorni dopo l’impresa al San Paolo. Si rivede il Napoli degli ultimi tempi che ha perso convinzioni e cala vistosamente nel finale. E così si materializza un altro ko in rimonta. Gli azzurri fuori dalla coppa Italia agli ottavi: il modo peggiore per onorare il trionfo dello scorso maggio con il successo in finale all’Olimpico di Roma sulla Juve.
Il match con il Bologna capita il giorno dopo la sentenza della Disciplinare: il meno 2 per il Napoli e la squalifica per Cannavaro e Grava. Cavani dopo il gol dell’1-0 mostra una t-shirt con su scritto: Cannavaro e Grava. Poi la mostra anche Mazzarri. Gli azzurri vorrebbero dedicare il succeso al capitano e al difensore casertano ma si complicano la vita da soli e vengono puniti nel finale da Kone, lo stesso che aveva già segnato il 2-2 domenica scorsa con un eurogol.
Il solito Napoli di questi ultimi tempi con pregi ma soprattutto difetti e poco brillante da un punto di vista atletico. Partenza convinta, buone trame, gol del vantaggio. Una rete, quella di Cavani (11′ pt), di testa, da calcio d’angolo. Finalmente un gol da palla inattiva. Poi altre azioni efficaci con Pandev bravo ad abbassarsi ma poco preciso nelle rifiniture e gli esterni Mesto e Dossena che si propongono per la spinta. Una squadra che conferma il solito grande problema: la mancanza di precisione in zona tiro o nell’ultimo passaggio. E così non arriva il raddoppio, anche se in verità nella circostanza della punizione di Cavani (portiere con l’aiuto della traversa) ci si mette anche un pizzico di sfortuna. Altre volte invece manca la precisione nell’assist o nell’ultima giocata.
Il predominio nella prima mezz’ora così sortisce solo una rete. Invece il Bologna appena reagisce e alza la testa in pochi minuti riesce prima a costruire un pericolo e poi a metterla dentro con Pasquato (38′ pt). Il gol dell’1-1 rossoblù, favorito dall’errore in fase difensiva del Napoli, altro difetto evidente degli azzurri. Appena aumenta la pressione della squadra di Pioli la linea difensiva a tre non riesce a respingere l’assalto, soffrono da morire Fernandez e Britos. Il nazionale argentino non supera il primo test da vice Cannavaro come centrale difensivo, molte più ombre che luci. Ma anche l’ex bolognese non è nella migliore serata. In porta De Sanctis, incolpevole sul primo gol, decisivo in altre due circostanze ma non impeccabile sulla rete di Kone. E dei titolari c’è anche Inler, assente per squalifica sabato a Siena: buon primo tempo, ma bruttissima ripresa. Nel secondo tempo il Bologna prende più campo e si fa pericoloso, il Napoli abbassa il ritmo e fatica a trovare spazi per colpire in attacco. Entrano altri tre titolari: Zuniga, Hamsik e Insigne. E riecco il triste copione delle ultime gare: gli azzurri creano e sprecano (clamoroso soprattutto il palo di Pandev, un rigore in movimento). Il Bologna colpisce negli istanti finali con Kone. Un’altra beffa. Cocente.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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