L’edizione odierna del Corriere dello Sport propone le classiche pagelle del match. Ecco i voti ottenuti dai calciatori azzurri all’indomani della splendida vittoria sulla Fiorentina capolista che lancia i partenopei verso le zone alte della classifica:
HIGUAIN 7,5
Questa è letteratura calcistica allo stato puro: veroniche, esterno che ispira, il gol da «prepotetente» e la statura d’un leader che si lascia seguire, che incanta.
INSIGNE 7
La gira come piace a lui, collo-interno, con traiettoria che rientra, lì nell’angolino, lì nel delirio d’uno stadio ch’è fatto per uno «scugnizzo».
ALLAN 7
Per quarantacinque minuti si smarrisce nel caos (organizzato) della «viola»; poi calpesta chiunque, porta a spasso il centrocampo, lo domina mica solo fisicamente ma anche tecnicamente.
KOULIBALY 7
Il gigante è lui, che sceglie l’anticipo sistematico, che travolge, che trascina. Gli scappa qualche fallo di troppo, ma ha tempo per capire che ci sono cose da evitare.
GHOULAM 7
Va in scioltezza, in agilità, in allegria: gioca un calcio senza freni, che (nella ripresa) diviene esaltante. Senza catene, senza difetti difensivi.
SARRI (all.) 7
La sofferenza era nelle corde d’una gara difficile, rimescolata nello spogliatoio, chiedendo di prendere il campo, di tagliare dentro con le mezze ali, di palleggiare ma alti. E in alto ci sta, adesso.
REINA 7
Regista difensivo aggiunto ma quando poi servono le mani, tutti in piedi: un mostro che si para dinnanzi a Kalinic, che va a occupare l’aria, che sparge tranquillità.
HYSAJ 6,5
Rischia di farsi male, e tanto, perché sta tra Borja Valero e Alonso; ma quando gli altri scoppiano, lui inserisce il turbo.
HAMSIK 6,5
E’ soffocato dal ritmo, dal palleggio, da difficoltà ad entrare nel match. Poi esce dal cono d’ombra e manda Insigne in porta e fa tutto quello che serve, nelle zone di competenza.
ALBIOL 6
Ha Kalinic che gli finisce addosso spesso, ha il dovere di tenere la linea e con sufficienza esprime se stesso. Sul gol, tanto di cappello ad Ilicic.
CALLEJON 6
Fa il lavoro sporco per sé e per gli altri, tutte le diagonali e però poi si porta appresso il carico di straordinari a cui è stato costretto da Marcos Alonso.
MERTENS (16′ st) 6
Gli spiccioli capitalizzati con l’assist. Un velo di malinconia, per il dolorino.
JORGINHO 6
E’ la sfida che lo sopprime e che lo fa rialzare. E’ debole nell’avvio, è reattivo alla distanza. Forse per la prima volta va realmente in difficoltà, ma ne esce.
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