Neanche il tempo di riprenderci dal turno infrasettimanale che è ancora campionato ed ancora una volta di sera; nell’anticipo di sabato è di scena la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic. Morale alto in casa viola dopo il sonoro 3-0 rifilato al Parma con uno Jovetic ritrovato dopo il serio infortunio di un anno fa che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per un’intera stagione! Il trequartista montenegrino, che ha appena smentito un interesse da parte di De Laurentiis dichiarando di voler rinnovare con la società di Della Valle, ha siglato una doppietta rilanciando l’undici fiorentino dopo la prestazione negativa di Udine.
Non è certo tutto rose e fiori in casa gigliata: Gilardino, vittima di uno scontro di gioco con Handanovic domenica scorsa, non rientrerà prima di 5 o 6 settimane, avendo rimediato una microfrattura al piatto tibiale, e si è temuto anche peggio per lui. Salterà la gara del S. Paolo alla quale, invece, prenderà parte Riccardo Montolivo. Con quale spirito è difficile dirlo, visto il clima tutt’altro che idilliaco che si è instaurato tra il centrocampista e il suo pubblico. Sonori fischi al suo indirizzo ieri già alla lettura delle formazioni; il nazionale non ha rinnovato il contratto con il club di Viale Fanti e si parla insistentemente di un suo passaggio al Milan, mentre durante il calciomercato da poco concluso il suo nome è stato anche accostato alla società azzurra nell’eventualità di un Gargano partente.
Intanto alle 11 di ieri mattina seduta di allenamento a porte chiuse per i viola nel centro sportivo dei Campini al quale ha preso parte anche Andrea Lazzari. Non è affatto escluso che Mihajlovic attui il turn-over per sabato, mentre valuterà le condizioni non ancora al top di Vargas (anche il suo nome è stato accostato al Napoli un paio di anni fa). Il tecnico serbo avrà il suo da farsi in questi giorni, anche nell’appianare il contrasto con Alessio Cerci, autore della seconda marcatura contro il Parma. L’esterno romano non ha gradito la sostituzione palesando chiaramente e polemicamente il suo disappunto verso l’allenatore. Segnali del calcio moderno… insieme ai ritmi serratissimi che impongono partite tambureggianti ogni tre giorni.
Mario Santana sarà un ex “fresco”, essendo divenuto azzurro appena pochi mesi fa; per l’argentino naturalizzato italiano parole di stima e di fiducia da parte dell’amministratore delegato dei Gigliati, Sandro Mencucci: “E’ un diesel, va aspettato” – e sulla gara di sabato: “Verremo per giocarcela…” Anche Christian Maggio, in forte dubbio tra gli azzurri, ha militato nelle fila fiorentine alcuni anni fa e, curiosità, due campionati or sono, al Franchi, risolse la partita in favore del Napoli proprio con una sua marcatura.
Una Fiorentina “sottovalutata” nel suo potenziale, così come espresso dal radiogiornalista toscano David Guetta e ribadito da Ivan Zazzaroni che loda l’undici di Mihajlovic: “Ha qualità, forza, tecnica e con i giocatori che si ritrova può dare fastidio a tutti. Soltanto in trasferta fa più fatica.”. A rispondere idealmente a questo appunto le parole dell’uruguaiano Santiago Silva: “Dobbiamo vincere fuori casa. Sono sicuro che farò gol al S. Paolo e vedrete finalmente una mia esultanza.” Napoli-Fiorentina è dunque anche un derby che parla spagnolo nel confronto fra il Tanque viola, il Mota Gargano e soprattutto il Matador Cavani. Che dire allora se non “Que juegan!”
Servizio a cura di Maria Villani
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