Archiviato il roboante successo di domenica sera contro la Juventus il campionato riprende la sua marcia e si apre il girone di ritorno con un gustoso anticipo: la sfida con i viola che, dopo il rocambolesco successo domenica contro il Brescia per 3-2 ribaltando un passivo di 0-2, stazionano a quota 23 punti, a metà della classifica.
Cammino finora piuttosto accidentato per gli uomini di Mihajlovic, partito davvero in salita, con la prima vittoria in campionato giunta solo alla quinta giornata per 2-0 contro il Parma. Ambiente poi tutt’altro che sereno visto il braccio di ferro della dirigenza con il bizzoso Adrian Mutu, escluso dalla rosa e per giunta dichiarato non più cedibile contrariamente a quanto dichiarato in precedenza.
A Firenze la partita è sentita, visto che alcuni siti viola parlano di “Supernapoli” con i suoi “gioielli” Cavani e Hamsik, che con i Gigliati hanno qualcosa in comune. Entrambi i calciatori, infatti, alcune stagioni fa, furono proposti alla dirigenza fiorentina, ma scartati; erano dei perfetti sconosciuti. In quegli anni furoreggiavano Toni e Pazzini, per cui il Matador sembrava una sorta di doppione, mentre Montolivo e Pazienza (l’ex di turno), furono preferiti a Marekiaro ritenuto in quell’occasione troppo gracile per l’economia del centrocampo. A tal proposito, la squalifica scattata in seguito all’ammonizione di lunedì sera impedirà allo scugnizzo di Banská Bystrica di scendere in campo, mentre in casa Della Valle la presenza di Vargas continua a essere in forte dubbio; D’Agostino, invece, dato per escluso in un primo momento, ha ripreso ad allenarsi con il resto del gruppo. Tempi di attesa ancora lunghi, invece, per l’attaccante Jovetic ed il portiere titolare Frey bloccati da infortuni piuttosto seri al ginocchio.
Lo scorso campionato entrambe le squadre trionfarono fuori casa, all’andata, all’Artemio Franchi fu decisivo il gol di un altro ex un po’ più datato: Christian Maggio, mentre al S. Paolo una serata storta vide gli azzurri soccombere per ben 3-1 con doppietta di Montolivo e marcatura di Jovetic. Non mancarono, poi, le polemiche su un presunto rigore non fischiato ai danni di Lavezzi.
Intanto Sandro Mencucci, dirigente gigliato, pur dichiarandosi “tifoso” del Napoli nella corsa scudetto non ha paura di affermare con tono spavaldo: “Nonostante il grandissimo rispetto che nutro nei confronti della piazza partenopea, veniamo giù per farvi patire!” E quanto a patire e a far patire, il Napoli sembra ci sia già abituato, senza scordare, poi, che le due parole hanno una radice comune: passione, quella azzurra, ovviamente.
Servizio a cura di Maria Villani
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