Nel giorno della “Festa del Papà”, il Napoli Femminile ha pensato di sintetizzare l’amore padre-figlia e quello per il calcio in una lettera indirizzata da una piccola calciatrice, poi diventata grande, al proprio papà che l’ha vista crescere, appassionarsi e che l’ha accompagnata in questa avventura. A rendere speciale questo viaggio nel tempo cinque scatti con i loro papà di altrettante calciatrici del Napoli Femminile, una per ogni formazione: le “primi calci”, le “Under 12”, le “Under 15”, la “Primavera” e la prima squadra, con la la giovanissima Benedetta De Biase, napoletana della Sanità, ed il suo papà che è sempre presente ad allenamenti e partite
Caro papà, nel giorno della tua festa ho voluto regalarti il mio sogno e donarti un forte abbraccio per avermi aiutato a realizzarlo.
Tutti o quasi i papà desiderano un figlio calciatore, pochi immaginano una figlia calciatrice. Quando la prima volta te l’ho detto, qualche anno fa, che il mio obiettivo era diventare una calciatrice, mi hai sorriso come solo tu sai fare. Forse perché all’epoca sembrava davvero impossibile che una ragazzina potesse farsi strada nel mondo del calcio, forse perché non credevi che io fossi animata da tanta determinazione o forse, semplicemente, perché pensavi mi sarei stancata presto. Invece, ti sei dovuto sorbire allenamenti di ogni genere, compresi quelli con i maschietti, campetti e “campacci” in posti che nemmeno immaginavi esistessero e, per non farti mancare nulla, anche le risatine di qualche tuo amico che sornione ti chiedeva: “Ma tua figlia davvero gioca a calcio”? All’inizio rispondevi quasi rassegnato, poi hai iniziato a rispondere che “sì, gioca a calcio ed anche molto bene” perchéquelle domande cominciavano a darti fastidio. Hai iniziato a capire che i tuoi sacrifici erano innanzitutto i miei, che il mio desiderio di affermarmi nel calcio lo avevo preso proprio sul serio. Così, mi sei stato accanto, primo tifoso insieme alla mamma, e magari spesso anche più taciturno di lei perché abituato da sempre a stare sugli spalti dei campi di calcio (ma questo resta un nostro segreto, papà). Adesso che finalmente gioco nel Napoli Femminile in Serie B sei lì che non ti perdi un minuto, al campo o via Facebook perché magari sei lontano o fuori per lavoro. Io lo sento, comunque, che sei al mio fianco come il primo giorno, come dal primo momento in cui ti ho regalato il mio sogno di diventare una calciatrice, l’ho messo nelle tue mani e tu mi hai aiutato a realizzarlo. I papà sono così, sorridono in disparte. Buona festa, papà.
Ufficio stampa Napoli Femminile
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