NAPOLI – Il mondo li guarda: e mentre loro osservano il Brasile, il Napoli si scopre mondiale”. Panorama con vista: qui Castelvolturno a voi l’Universo interno, racchiuso in una palla che rotola dalla Spagna all’Argentina, dalla Colombia alla Slovacchia da un Continente all’altro, ed esplode con un carico di gratificazioni. Si (ri)parte e c’è un calendario fitto nel quale ci si ficcano – per il momento – in nove: ma la stagione è lunga e le partite si accavaleranno e ce ne sarà per tanti – quasi per tutti – perché la Nazionapoli, al momento, si compone di diciassette unità, nessun ruolo escluso. Ed è record nella storia azzurra: In occasione delle gare a metà agosto Benitez sarà costretto a lavorare con una rosa ridottamai così tanti, mai una dimensione così mondiale.
ARGENTINA – Alla faccia della scaramanzia: diciassette, come il numero che Marek Hamsik porta con disinvoltura sulle spalle; come gli uomini in odor di convocazioni dai propri Ct. L’inizio è promettente, annuncia una stagione rovente, da consumare salendo e scendendo da scalette degli aerei, perdendosi nei fusi orari però avvertendo dentro di sé il sacro fuoco della felicità: Gonzalo Higuain, che è già a quota trentatré e che ha segnato diciannove reti, ha l’alta velocità prenotata per Italia-Argentina del 14 agosto, gli farà compagnia Federico Fernandez, un precario in azzurro e un inattaccabile della propria Nazionale. Il primo derby in famiglia è imminente e a naso dovrebbe riguardare Maggio, che con l’azzurro di Prandelli ci va in giro da un bel po’: ma le ambizioni sono sparse sull’intero organico e Lorenzino Insigne, che dal Ct bresciano è stato «battezzato» nel settembre scorso a Modena, sogna di potersi poter candidare per quel 2014 da favola.
LA TRIADE – Come prima, più di prima: eh sì, perché stavolta si gioca Svizzera-Brasile. mica una partita qualsiasi, e a Basilea, ovviamente, ci saranno anche Behrami, Dzemaili e Inler, la triade elvetica in dotazione a Benitez, l’asse portante di quella Nazionale che attinge dal Napoli da sempre e che continuerà a farlo.
BRASILE – Poi non tutti potranno arrivare sin laggiù e coronare le legittime aspirazioni di chi gioca al calcio: però ci sono ancora giochi aperti e comunque c’è il richiamo della Patria. Per cominciare, comunque, c’è la comprensione delle federazioni: la Colombia sfiderà la Serbia ma lo farà in Europa, per la precisione a Barcellona, e almeno non ci saranno troppe ore di volo a ingolfare i muscoli e a togliere il sonno. Pandev è atteso con la sua Macedonia dalla sfida alla Bulgaria a Skopie e Radosevic tenterà di mostrare il proprio valore con la Croazia Under 21 che è atteso dal Liechtenstein.
ALTRO C’E’ – Ma non finisce qua, perché poi verranno i giorni di Albiol e di Reina, quelli di Hamsik e di Gargano, quelli di Mertens e, chissà, di Rafael, che tre presenze le ha messe assieme nel Brasile e altre conta di coglierne in una carriera promettente.
TOUR – Ma l’epicentro è Napoli e Rafa Benitez, negli scampoli di tempo libero, sta riuscendo a godersela con la famiglia: il filo diretto con la città prosegue attraverso il sito ufficiale, nel quale ci sono aggiornamenti sui movimenti e lo stupore per le bellezze di una città dalla quale el señor della panchina è stato conquistato: la Cappella di San Severo, il Cristo Velato «maestoso», la Napoli sotterranea e infine il Palazzo Reale. Un messaggio subliminale, per chiudere… Offresi re per il futuro.
Fonte: Corriere dello sport
La redazione
F.G.
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