Tra gli artefici della straordinaria annata del Napoli vi è anche un sannita: il medico sociale Alfonso De Nicola, il cui centro di riabilitazione si trova a Cerreto Sannita. Una sorta di “clinica dei muscoli” attraverso cui, nel corso degli anni, sono passati tantissimi calciatori: da Boban a Cassano. Ad attestarne i meriti, oltre al presiedente del club partenopeo Aurelio De Laurentiis (che proprio ieri ha sottolineato il lavoro svolto dallo staf medico), vi è ora anche una analisi elaborata dall’Adnkronos Salute sulla base delle statistiche sugli indisponibili per infortunio pubblicate settimanalmente da ‘Fantagazzetta‘:
“Il Napoli si è dimostrata invece una squadra d’acciaio. Quello guidato da Walter Mazzarri è infatti il team che ha fatto registrare il minor numero di assenze da partite ufficiali: solo 51. Davvero poche considerando che, ad oggi, il numero complessivo degli stop da infortunio in serie A è pari a 2.198. Oltre ai partenopei, bene anche Cesena (59) e Cagliari (62)”.
Mettendo a confronto i dati 2010-2011 con quelli della stagione precedente, emergono tre aspetti su tutti: il primo è che il numero delle assenze – non si sa però se anche degli infortuni – è leggermente diminuito. Nella stagione 2009-2010 si sono infatti registrate complessivamente 2.640 assenze. Un altro aspetto è che anche lo scorso anno Bari e Milan figuravano tra le prime tre squadre con il maggior numero di calciatori assenti per infortunio. E’ infine singolare il caso del Napoli. Anche la scorsa stagione il club del presidente De Laurentiis è stata la squadra, insieme alla Sampdoria, con il minor numero di calciatori fermi: 69
Analizzando nel dettaglio i dati emerge che le 51 assenze del Napoli hanno prodotto il 2% delle assenze complessive in serie A, mentre le 220 della Juventus corrispondono al 10% del totale delle assenze. In base a questi dati la squadra di Del Neri ha quindi dovuto fare i conti con parecchie assenze: mediamente 6 calciatori a partita con punte di 10 e 11, come successo alla decima giornata.
Se il Napoli ha fatto dello ’stakanovismo’ in campo l’arma per aprire le porte dell’Europa che conta, il merito è anche dello staff medico, guidato da Alfonso De Nicola, che ha scelto di puntare sulle tecniche di riequilibrio posturale, sviluppate nel calcio dagli anni ‘90.
“Con queste metodiche abbiamo ridotto pubalgie o lombalgie, ma le utilizziamo su tutte le patologie da sovraccarico funzionale. Riusciamo a dare al calciatore”
ha spiegato all’Adnkronos De Nicola –
“un movimento il più ergonomico possibile. Così tutti i muscoli funzionano nel modo giusto e non ci sono carichi sproporzionati che provocano alterazioni”.
Prima regola per lo staff medico del Napoli è lavorare con grande collaborazione e in sinergia con gli atleti: “Dedichiamo al lavoro posturale il 40% del nostro impegno quotidiano sulla squadra – spiega il medico sportivo da 7 anni al Napoli Calcio – in realtà per raggiungere la perfezione i calciatori, finita la partita, o due volte a settimana dopo l’allenamento, dovrebbero fare un lavoro di un’ora dedicato alla ginnastica posturale”.
Inoltre, nella stagione 2010-2011, lo staff medico del club di De Laurentiis ha puntato anche sull’odontoiatria per curare la schiena degli atleti:
Il Dr, De Nicola conclude :
“Abbiamo trattato alcune situazioni con l’aiuto di impianti personalizzati che correggono una serie di problemi dentali e ortodontici”.
La Redazione
A.S.
Fonte: TMW
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