“La mentalità non si compra”. Il Napoli dopo Udine – dove ha lasciato due punti da aggiungere ai venti distribuiti nella bella provincia italiana – ha rotto l’uovo di Pasqua e ci ha trovato dentro questa sorpresa. Firmata Benitez. Ma non si capisce a chi si rivolgesse, il Re di Coppe ormai condannato a vincere la Coppa Italia per chiudere decorosamente una stagione infelice. Forse a De Laurentiis, che ha speso più di cento euromilioni in giocatori ottimi come Higuain, Callejon, Mertens, ai quali ha aggiunto Albiol, Reina, Ghoulam, Zapata, Jorginho, Henrique? Forse a Bigon che non ha fatto a tutti i neoacquisti un approfondito esame psicologico prima di affidarli al Maestro?
Fa rabbia non solo sentire Benitez dire sciocchezze ma registrare l’assenso degli interessati, a partire da De Laurentiis per proseguire con numerosi critici parrocchiali, per finire con quella sempre larga quota di tifosi che proteggono Don Rafè solamente in odio a Mazzarri, uno che al Napoli ha dato una mentalità vincente, un carattere indomito e i settanta milioni fruttati dalla cessione di Cavani, arrivato a Napoli rifiutato dal Palermo e trasformato da Walter nel degno erede di Maradona e Careca. In verità Benitez scarica sui giocatori le sue responsabilità, prima di tutte quella di non aver capito nulla del campionato italiano. Com’era successo con l’Inter.
Italo Cucci per Tuttomercatoweb
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