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Napoli e Inter, intrigo sull’asse Pereira-Gargano

Il Mota è obiettivo dei nerazzurri ma per Mazzarri è una pedina intoccabile

Due squadre e un campione. Il mercato di Napoli e Inter ruota intorno a Álvaro Daniel Pereira Barragán, 27 anni il prossimo novembre, l’esterno sinistro su cui hanno deciso di puntare sia il club azzurro che quello nerazzurro. Dopo le indiscrezioni delle ultime 48 ore, dal Portogallo iniziano ad arrivare segnali di una trattativa vera e propria. Per i due club due notizie, una buona e una meno. La prima è che il Porto è disposto a cedere l’uruguaiano, la seconda è che servono 15 milioni di euro e che da parte del club lusitano non verranno prese in considerazione proposte di prestito con diritto di riscatto. Pereira, alla fine dell’amichevole tra Francia e Uruguay ha ammesso: «Ci sono tante voci, ma è chiaro che la serie A mi piace».
Il compagno di nazionale di Gargano e Cavani ha ribadito alla dirigenza dei Dragões la propria volontà di andar via. Pereira è il piano A dell’Inter (Branca è stato anche in Portogallo), ma scatena anche l’interesse (neppure, però, così spasmodico) di Riccardo Bigon. In realtà Napoli e Inter, i cui rapporti sono superlativi, sono pronti a fare asse soprattutto per fare un dispetto alla Juventus, che tanto per non cambiare ha ficcato il naso anche in questa trattativa.
Nella realtà Napoli e Inter, sul mercato, sono d’accordo quasi su tutto: e quindi al gioco al rialzo del Porto (e soprattutto dei procuratori di Pereira) non ci cascano. Non è detto che le ultime operazioni azzurre sul mercato italiano d’agosto possano muoversi lungo questo asse. Destini incrociati. Perché l’Inter, senza voler fare sgarbi al Napoli e al suo presidente De Laurentiis, attende dagli azzurri il via libera per quello che è divenuto per Stramaccioni una priorità: Walter Gargano. L’Inter ha i centrocampista contati anche perché Obi, Mariga e Stankovic sono out (e Mudingayi non convince ancora) e soldi da spendere non ce ne sono dalle parti di Appiano Gentile. È l’identikit dell’affare low cost che porta, per l’appunto, a Gargano. Il punto da chiarire è che Mazzarri lo considera incedibile. Ma il Napoli, con l’Inter, ha un debito d’amicizia che porta il nome di Goran Pandev. Gargano potrebbe andare a Milano con la formula del prestito, quella che Moratti auspica. Anche perché el Mota, riserva in azzurro, potrebbe trovare a Milano una maglia da titolare.
A questo punto, ovvio, che il Napoli avrebbe il via libera per Pereira del Porto. Ma Bigon ha molto più di una perplessità nel chiudere l’affare: ha in organico Dossena e Zuniga che hanno cominciato la stagione con il piede giusto e non ha nessuna voglia di sborsare 15 milioni. L’accordo con il Porto e con il giocatore, infatti, nonostante le insistenze portoghesi, non c’è. E la sensazione è che difficilmente ci sarà.
Il Napoli frena anche per la punta di spessore che possa ricoprire il ruolo di vice Cavani. E non si tratta di mosse strategiche. Il club azzurro, nonostante abbia da tempo tra le mani il sì dell’Inter per il prestito gratuito di Pazzini (che è invece in accordo con la Juve, proprio la squadra a cui Moratti proprio non vuole vendere), ha deciso di mollare la pista: sia perché rischia la situazione imbarazzante di avere come riserva un calciatore con uno stipendio netto superiore a quello del suo campione più rappresentativo (Pazzini guadagna 2,5 milioni contro i 2,4 di Cavani) sia perché Mazzarri, anche se un po’ a malavoglia, darà fiducia a Edu Vargas. Il ds Bigon, almeno per il momento, ha deciso di trattenere il cileno e di considerarlo incedibile. Lo ha dovuto capire anche il Genoa (Preziosi ha avuto parole di elogio per Turboman) e il Torino.
Il Napoli non ha fretta. E guarda al futuro: praticamente conclusi due baby-affari, entrambi con passaporto italiano. Uno è Bruno Uvini, difensore centrale di proprietà del San Paolo, 8 presenze nel campionato brasilero. Ha 21 anni e il suo cartellino costa poco più di 1,6 milioni. Uvini non resterà a Napoli: o verrà parcheggiato un’altra stagione in Brasile o potrebbe essere girato in prestito al Siena.
Sembra allontanarsi il terzino 18enne della Fluminense Wallace a un passo dal rinnovo. Gelata improvvisa per Ezequiel Cirigliano, il talentuoso centrocampista del River Plate classe ’91 che tanto somiglia a Mascherano. In un’intervista a Olè Cirigliano spiega: «La mia volontà è quella di restare al River ancora a lungo».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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