Meno male che c’è la Celeste. Perché di questi tempi, a Walter Gargano, l’azzurro (abbinato con il nero) non è che porti troppa fortuna. Hola Walter, chi si rivede. Chi si rivedrà, di passaggio o magari con frequenza, dalle parti di Napoli: l’arrivo di Mazzarri, e probabilmente anche una valutazione ritenuta eccessiva, hanno sancito la rinuncia dell’Inter. Proprio così: Moratti non lo riscatterà, o meglio nessuno dalle sue parti gli ha chiesto di farlo, e così dal 30 giugno il Mota tornerà in pianta stabile a essere un giocatore del Napoli. Chi si rivede, per l’appunto. E ora, tutto dipende da Benitez: il destino di Walter è nelle mani di Rafa.
L’EQUIVOCO – L’arrivo di Mazzarri, che aveva salutato appena un’estate fa sulla panchina del Napoli, ha scritto poi la parola adios in calce al mini ciclo nerazzurro del Mota: fine prestito, niente riscatto – fissato a 5 milioni di euro – e rientro al Napoli. Il club proprietario del cartellino; il club con il quale ha anche avuto un problemuccio legato a una lettera di saluti che fece infuriare i tifosi azzurri e che, Gargano, spiegò essere stata «scritta dalla società» . Disse così, Walter: «Io non ne sapevo nulla. Non è roba mia» . Insomma, pose l’accento su un equivoco che, eventualmente, dovrebbe anche essere risolto per il bene di tutti.
QUESTIONE MERCATO – Eventualmente, dicevamo, perché se è vero che il centrocampista uruguaiano rientrerà in azzurro, lo è altrettanto che la sua permanenza è strettamente legata al placet di Benitez. Ovvio, non fa una piega: Rafa ha confermato in blocco sia Inler, sia Behrami e Dzemaili, e al di là del tris svizzero ha intenzione di integrare il pacchetto già in dote con un altro collega. Un nuovo centrocampista: da acquistare. Cosa che, in sintesi, spiega quanto l’ipotesi di contare su Gargano nella squadra del futuro, del Rafa I, non fosse stata poi presa troppo in considerazione.
IN URUGUAY – E ora? In attesa di capire le intenzioni reciproche, perché poi è ovvio che anche lui avrà la sua parte fondamentale nell’ambito della definizione della questione, cessione-conferma, Gargano è in Uruguay. O meglio, è con la valigia in mano e pronto a sfidare il Venezuela nella partita decisiva delle qualificazioni al Mondiale brasiliano 2014 che, la Celeste, giocherà domani a Puerto Ordaz con i padroni di casa. Un toccasana, forse. Di certo il modo di concentrarsi su un obiettivo importante e anche di schiarirsi le idee. Perché, tutto sommato, dal celeste all’azzurro non passano poi troppe tonalità.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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