Gioia Champions. Inebriante, bellissima, coinvolgente: una serata magica al Dall’Ara davanti a ottomila napoletani. Il Napoli trionfa a Bologna, un 3-0 pesantissimo, e conquista il secondo posto, giusto coronamento di una straordinaria stagione e l’anno prossimo sarà di nuovo a competere con le grandi d’Europa.
Rivincita gustosissima. Il Napoli trionfa contro la squadra che esattamente un anno fa l’aveva estromesso dalla Champions con una vittoria inutile ai fini della classifica, proprio qui a due giornate dalla fine. E Mazzarri si prende la rivincita personale sulla bestia nera Pioli che l’aveva battuto cinque volte su sei negli ultimi precedenti. Vittoria nettissima, apre Hamsik, allunga Cavani, chiude definitivamente i conti Dzemaili. A rete i due top player, i due simboli di questo Napoli, e il centrocampista, valore aggiunto in questo sprint finale di primavera. Partita maschia. dura, intensa. Il Napoli trova a Bologna lo stesso clima battagliero in campo (interventi spesso al limite del regolamento dei rossoblù) e sugli spalti (cori razzisti dei tifosi di casa) dell’anno scorso. Bologna con il coltello tra i denti, indemoniati i rossoblù, a cominciare da Diamanti, il capitano.
Gli azzurri tengono botta e sono altrettanto ruvidi negli interventi, in tal senso spiccano i tre difensori Rolando, Cannavaro e Britos. Viene fuori un primo tempo agonisticamente intenso e con molti colpi proibiti. Ne fa le spese Behrami, quello deputato inizialmente alla marcatura di Diamanti (poi sostituito nel ruolo e nelle mansioni di Inler), che dopo un duello cade male e si fa male a una caviglia. Tre ammoniti del Bologna, tra l’altro tre diffidati che salteranno il derby emiliano contro il Parma e cioè Perez, Kone e Gilardino.
Dopo il ko pesantissimo contro la Lazio la squadra di Pioli ritrova stimoli e agonismo contro gli azzurri. Primo tempo giocato su ritmi altissimi e con grande aggressività in fase di non possesso. Però con poche emozioni da gol. Difficile per il Napoli trovare spazio palla a terra, anche se Zuniga un paio di volte riesce a creare la superiorità numerica a sinistra. Mazzarri schiera a sorpresa inizialmente Insigne al posto di Pandev, reputandolo più fresco dopo la partita di domenica scorsa contro l’Inter, il nazionale under 21 spazia tra la linee in appoggio a Cavani, cioè ha proprio gli stessi compiti del macedone. L’altra novità di Mazzarri è in difesa, al posto dell’infortunato Campagnaro gioca il portoghese Rolando con Gamberini, non al top, in panchina. L’assetto tattico è quello solito ma stavolta Dzemaili e Hamisk nei primi 45 minuti fanno più fatica a lanciarsi negli spazi e a trovare la giocata giusta. Pochi palloni utili per Cavani, comunque, pericoloso quando viene innestato: nelle prima occasione serve Insigne (16′ pt) che arriva giusto un attimo dopo, nella seconda prova il tiro dopo azione pericolosa che esce non di molto. Poi l’altra chance pulita è del Bologna con Gilardino, il suo colpo di testa (45′ pt) finisce di un soffio fuori.
Nella ripresa si riparte con lo stesso tipo di partita. Bologna ancora aggressivo, Perez, già ammonito, abbatte Cavani ma non viene sanzionato. Poi la partita la sblocca Hamsik che chiude nel migliore dei modi una splendida azione palla a terra, la più bella del Napoli: Zuniga serve Dzemaili, palla in profondità da Hamsik controlla e mette dentro con il sinistro. Chiude i conti il Napoli poco dopo. Ripartenza letale, Insigne lancia Cavani, il Matador dribbla Stojanovic e viene messo giù, rigore. Il Matador va sul dischetto e segna con grande sicurezza, rete numero 27, record in campionato in maglia azzurra, ora le reti totali sono 102. Poi Dzemaili completa il trionfo. A Bologna il cielo è solo azzurro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
