Ha ricevuto i complimenti anche dal sindaco di Renca, la cittadina dell’area metropolitana di Santiago, dove è nato Edu Vargas e risiede la sua famiglia. «Complimenti, continua così» , gli ha scritto l’Alcadesa di Renca, la dottoressa Vicky Barahona, la stessa che gli consegnò le chiavi della città in una festa organizzata in suo onore dopo la vittoria dello scudetto con l’Universidad de Chile.
LA NAZIONALE – Ma l’attaccante del Napoli non sa che quella tripletta realizzata in Europa League, la prima della sua carriera, potrebbe riaprigli le porte della Nazionale. Il ct Claudio Borghi, infatti, dopo averlo escluso nei precedenti incontri con Ecuador e Colombia proprio perchè non stava giocando nel campionato italiano, ora sta seriamente pensando a lui dopo l’abbuffata dell’altra sera. Vargas è in corsa con Mauricio Pinilla del Cagliari e Sebastian Pinto del Bursaspor (squadra turca) per rimpiazzare Humberto Suazo e far coppia con Alexis Sanchez nel prossime due partite di qualificazione per il mondiale: il 12 ottobre in casa dell’Ecuador ed il 16 a Santiago del Chile contro l’Argentina. Ci sono state non poche polemiche intorno alla Roja dopo la sconfitta interna ad opera della Colombia di Zuniga (1-3) dell’11 settembre scorso al Monumental. E Borghi vuole a tutti i costi dare più consistenza all’attacco rimpiazzando l’acciaccato ed navigato Suazo (31 anni) con un elemento più giovane e più in forma. Quantomai puntuale, quindi, il ritorno al gol di «Turboman», celebrato peraltro con ampi servizi sui giornali sportivi cileni ed anche in tv. L’inviato di K Sport, infatti, aveva spedito in tempo reale i file dei gol di Vargas e l’intervista realizzata nel ventre del San Paolo. Così ieri anche in Cile hanno potuto ascoltare ed apprezzare le belle parole usate da De Laurentiis nei confronti di Vargas:«La nostra fiducia in lui non era mai mancata».
ATTACCANTE RINATO – Per Vargas, la tripletta agli svedesi del Solna è stata come un inaspettato risveglio da un incubo. Ha ritrovato autostima. Ha ripreso a sorridere. E si è proposto in maniera convincente a Mazzarri, il tecnico che gradatamente l’ha portato a calarsi nella realta del calcio europeo, che spesso gli ha suggerito come fiondarsi negli spazi e tentare la conclusione, che non manca di farlo sentire a proprio agio giorno dopo giorno. L’allenatore ed il suo staff sono abili nel rigenerare calciatori sfiduciati o fuori forma. Con Vargas hanno iniziato un lavoro psicofisico già dallo scorso campionato e che è proseguito durante il periodo estivo. Il cileno, quando veniva impiegato si limitava a giocate scolastiche per paura di sbagliare ed essere giudicato negativamente. Andava spronato. Incitato a provare la conclusione personale. Ad attaccare lo spazio ed a proporsi per ricevere il servizio dei compagni. Con gli svedesi, Vargas ha messo in pratica quei consigli e dopo il primo gol ne ha trovati anche altri due. Ora è atteso anche in campionato. Ma sempre per gradi. Mazzarri con i giovani non ama accelerare. Non a caso, tiene Insigne sulla corda e gli fa notare le cose negative piuttosto che elargire complimenti che potrebbero sortire effetto contrario. Intanto Vargas si sta ambientando anche in città. Con l’amico Sergio gira abbastanza per le strade del centro ed ha cominciato ad imparare anche un pò di italiano. Ma questi sono giorni decisivi per il suo futuro e quello del Napoli. Si gioca ogni tre giorni e se a «Turboman» dovesse capitare un’altra occasione non resta che coglierla a volo e riproporsi anche per la «Roja» dove Borghi cerca disperatamente il partner ideale per Alexis Sanchez.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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