Rinvio della giornata del dolore, quella non disputata per la morte di Morosini sul campo di Pescara, e non slittamento del campionato. Sabato e domenica si giocano le partite previste dal calendario, i recuperi della 33ma sono fissati martedì 24 e mercoledì 25, non in notturna perché sono in programma alle 20.45 le semifinali di Champions League. I club erano divisi sulle due opzioni. Il rinvio della giornata era stato chiesto apertamente da Inter, Napoli, Udinese e Genoa. Entrando negli uffici della Lega ieri pomeriggio, l’amministratore delegato nerazzurro, Paolillo, aveva fatto riferimento all’articolo 32, comma 5, del regolamento: «Per le gare annullate il presidente della Lega Serie A provvede a fissare la data di ripetizione della gara da effettuarsi entro quindici giorni». Ripetizione della gara o delle gare, non slittamento del calendario: questo il punto. E su questo punto ha insistito Paolillo, che avrebbe trovato un insospettabile alleato in mattinata: il Milan, che avrebbe deciso di allinearsi alla posizione dell’Inter, del Napoli e degli altri due club.
Paolillo e Galliani in sede, gli altri presidenti contattati telefonicamente per un parere. Il tutto in un’ora. Il presidente della Lega, Beretta, ha sottolineato al termine della riunione: «Il consiglio di Lega ha competenza generale sui calendari e ha stabilito questa procedura. Anche l’altra aveva pro e contro, ma ha prevalso questo tipo di scelta in maniera più serena di quello che viene descritta. In un’ora scarsa abbiamo deciso guardando alle esigenze dei tifosi e delle tv, con una valutazione serena nelle sedi opportune: il resto sono dichiarazioni dal sen fuggite». Galliani ha aggiunto: «La decisione è stata presa a larghissima maggioranza. Per il Milan cambiava poco che si recuperasse la partita o si slittasse il campionato: dovendo giocare due partite in casa, nemmeno un indovino saprebbe se è meglio affrontare prima il Bologna o il Genoa. La Lega non ha una bella immagine in questo momento, deve lavorare per migliorarla. Non c’è stata alcuna lite». E Paolillo ha assicurato: «È stata una soluzione di buonsenso, alla quale siamo arrivati in maniera serena. Non ci sono state tensioni di nessun tipo: ci abbiamo messo un po’ di tempo perchè non tutti erano in collegamento nello stesso momento. Ma parlando c’è stata una bella intesa e una condivisione della scelta». Dalle società che avevano proposto lo slittamento nessun commento: in questo senso è prevalso il buonsenso, non si poteva litigare 48 ore dopo la morte di Morosini.
Il Napoli tornerà in campo sabato al San Paolo, ospitando il Novara di due ex: l’attaccante Mascara ha giocato con Mazzarri fino allo scorso gennaio; l’allenatore Tesser è stato terzino azzurro negli anni ’70. Il Napoli punta al ritorno alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive, provocate più dalla stanchezza che da problemi tecnici o tattici. Nella prossima settimana, però, vi saranno due trasferte in quattro giorni per gli azzurri. Mercoledì 25, alle ore 15, la squadra in campo a Lecce, dove avrebbe dovuto giocare domenica scorsa: il Napoli era già a bordo dell’aereo diretto a Brindisi quando arrivò la notizia della cancellazione della giornata. Sabato 28 la notturna all’Olimpico contro la Roma. Gli azzurri scenderanno in campo il Primo maggio per affrontare il Palermo a Fuorigrotta, anticipo della giornata numero 36.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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