Domenica sono partiti all’alba per portare la sciarpa azzurra sulla tomba di Lucio Dalla, anzi per metterla al collo della sua statua. Giovanni e Pasquale seguono la squadra di Benitez dovunque, ma Bologna rappresentava per loro qualcosa di più. La levataccia valeva il sacrificio, omaggiare il musicista bolognese che adorava Napoli era stato un pensiero fisso della vigilia. Quando poi allo stadio le note di “Caruso” sono state accolte dai fischi della curva, unite ai cori razzisti, l’amarezza è diventata rabbia. «È stato infangato un grande della musica e della cultura come Dalla per colpire e offendere la nostra città. Per noi è un mito perché oltre ad essere un genio ha amato Napoli. Siamo andati con orgoglio al cimitero della Certosa per lasciare una sciarpa del Napoli», raccontano i due tifosi. «Peccato che tutto sia stato rovinato così».
Fonte: Il Mattino
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