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Napoli, dopo Hamsik contratto per Lavezzi

Dopo lo slovacco l'obiettivo del club azzurro è quello di annullare la clausola del Pocho

Blindare i gioielli, legarli al progetto tecnico ma anche evitare la «trappola» dall’articolo 17 della Fifa (possibilità di svincolo a tre anni dalla firma dell’ultimo contratto se il calciatore non ha ancora compiuto i ventotto anni). Si spiega così l’allungamento del contratto di Marek Hamsik, definito ieri mattina in ogni suo dettaglio e depositato ufficialmente in Lega. Lo slovacco ha inteso prolungare di un altro anno il suo rapporto con il Napoli (fino al 2016), spazzando via ogni dubbio sulla sua volontà di proseguire l’avventura in azzurro e mostrando altresì gratitudine nei confronti del club che l’ha lanciato in orbita. Ora non resta che festeggiare l’evento con un gol: Hamsik non va a segno dalla goleada al Cagliari, nove marzo scorso.

CONTINUITA’ TECNICA – Se c’è un pregio che va riconosciuto alla gestione-De Laurentiis è quello di aver resistito, ed anche in maniera decisa, alla cessione dei propri pezzi da novanta. Ma anche di aver tenuto sempre d’occhio l’insidia dell’articolo 17. Ammiccamenti ce ne sono stati per i talenti di casa Napoli, mai però il club ha ceduto alla tentazione di privarsene, seppure a peso d’oro. Resta emblematico il braccio di ferro con il Milan proprio per Hamsik l’estate scorsa. E sempre De Laurentiis ha provveduto ad allontanare la prospettiva di uno svincolo precoce garantendosi il margine dei tre anni di contratto.  Fino al 2016 risultano legati altri cinque elementi: Cavani, Inler, Fernandez, Britos, Fideleff. La strategia societaria è chiara: dare continuità tecnica al progetto e guardare avanti senza patemi d’animo

Non c’è fretta, quindi, per allungare l’accordo con il Matador, uno dei calciatori più corteggiati in ambito europeo. Chi vuole Cavani, dovrà negoziare con il Napoli

PROSSIMI RINNOVI – In scadenza 2015, invece, restano due-tre pezzi pregiati. Tra questi, Ezequiel Lavezzi. Ma anche per lui non ci sarebbe fretta. Il Pocho, 26 anni, ha rinnovato un anno e mezzo fa e resta altrettanto per poter allungare senza correre rischi. Eppure la volontà del Napoli sarebbe quella di adoperarsi per un allungamento e magari abolire quella clausola rescissoria di 31 milioni di euro che sembra come un cappio al collo (se si presentasse un club disposto ad offrire quella cifra nonchè di gradimento del calciatore ben poco potrebbe De Laurentiis). Dietro le quinte stanno lavorando in tal senso Riccardo Bigon e Alejandro Mazzoni, quest’ultimo presente ieri a Castelvolturno. Il presidente è volato in Cina non prima di aver dato direttive precise ai suoi collaboratori. Una di queste riguarda appunto il contratto di Lavezzi. Entro la fine del campionato, poi, ci sarà da definire anche la posizione di Gargano. L’uruguagio, alle soglie dei ventotto anni, ha un accordo che scade nel 2015 e va sicuramente allungato se non si vuole incorrere nel rischio di arrivare allo svincolo.

INTESA PER ARONICA – Ma il Napoli sa essere anche riconoscente per chi ha mostrato attaccamento al club. Ieri il procuratore di Aronica, Alessandro Moggi, ha raggiunto con Bigon l’intesa per un altro anno di contratto, più un’opzione per il 2014. A breve dovrebbe arrivare una gratificazione anche per Gianluca Grava anch’egli in scadenza di contratto a giugno prossimo.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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