Il piano A, il piano B, il piano C, il multipiano: è il mercato, e come tale ha mosse e contromosse, strategie scovate e ipotesi occultate. Ma si procede, perché quando si entrerà nel vivo, rischierà di essere tardi. Il piano-A è chiuso e ormai va solo certificato, basterà attendere solo qualche giorno, tempo sacrificato alla burocrazia: Manolo Gabbiadini (23) è del Napoli e perché vesta d’azzurro, servirà aspettare la riapertura (ufficiale) del Grande Barnum, che il 5 gennaio si spalancherà all’universo. Il piano-B è in via di definizione, ha bisogno d’un lavoro di rifinitura che richiede acume, perché intorno ad uno svincolato come Ivan Strinic (27) c’è un mini-esercito di procuratori e galleggiano interessi vari da rimuovere.
Avanti un altro. Però il Napoli è avanti, ha provveduto ad avvisare chi di dovere, aspetta di conoscere le date per incontrarsi, per cominciare a trattare e per poter considerare occupata la corsia di sinistra, dalla quale Ghoulam dovrà assentarsi (per partecipare – come tanti altri della nostra serie A – alla coppa d’Africa) e nella quale non è chiaro quando potrà ripresentarsi Zuniga. Il piano-C è invece in costruzione e, come si sa, non è automatico conoscere le modalità d’ultimazione, perché succede – talvolta – che possano sorgere difficoltà o spuntare indicazioni differenti: ma il difensore centrale, Ron Vlaar (30), è stato allertato e l’Aston Villa, che perderà il calciatore a giugno, ha eretto (chiaramente) un muro. «Da qui, in questa fase della stagione, non andrà via nessuno». Il Napoli non ha emergenze, là dietro, però l’Internacional di Porto Alegre ha prima espresso apprezzamenti per Henrique poi ha rallentato, quasi fermandosi. E comunque val la pena starsene svegli, immaginare che possano mutare gli scenari da un momento all’altro e che debba essere indispensabile rivedere la propria architettura. Quella del piano C, per esempio.
Fonte: Corriere dello Sport
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