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Napoli- Dnipro 4-2. Cavani tiene alte le speranze europee. Ecco le pagelle di IamNaples.it:

Poker dell'ariete uruguaiano: la qualificazione ai sedicesimi di Europa League non è più un miraggio. Dnipro sconfitto

Vittoria al cardiopalma per la banda-Mazzarri. Dopo un inizio in quinta (prima rete di Cavani dopo appena 7′), infatti, Inler e compagni si ritrovano incredibilmente sotto a causa di due amnesie della retroguardia (ennesimo gol, il primo, subito sugli sviluppi di un calcio da fermo). Con il Napoli praticamente fuori dai giochi, mister Mazzarri decide di “rischiare” gli assi nella manica (Insigne, Hamsik e Pandev) ed alla fine ha ragione: grazie a quattro reti dell’immenso Edinson Cavani, gli azzurri possono ancora sperare concretamente non solo nel passaggio del turno, ma anche della prima piazza del girone. Chissà cosa avrà pensato Oscar Tabarez,  ct uruguaiano che vede il Matador attaccante esterno, dopo la prestazione del 7 azzurro.

Ecco le pagelle della Redazione di IamNaples.it :


Rosati 5: Due anni fa, a Lecce, faceva il fenomeno. Dopo tanta panchina, però, perde in sicurezza e trasmette le sue paure a tutto il reparto. Non ineccepibile sul secondo gol.

Fernandez 5: In palese difficoltà sul centro-destra, alterna amnesie imperdonabili ad interventi apprezzabili. Ma dov’era sul gol di Fedetskiy?

Aronica 5.5: Mazzarri gli concede una chance dopo la paperissima di domenica scorsa, lui non risponde presente. Deve riacquistare sicurezza. Dal 72′ Pandev 6.5: Sta tornando alla miglior forma, il suo ingresso fa guadagnare ai suoi quella qualità tra le linee che il solo Dzemaili era riuscito a dare solo a sprazzi.

Britos 5.5: Come tutto il pacchetto arretrato, non ineccepibile. Forse, sulle palle alte da palla inattiva, tallone d’Achille della retroguardia azzurra, è quello più preparato ma la sua prestazione non è comunque sufficiente.

Mesto 5.5: Partita onesta all’inizio e nel finale, quando le cose vanno bene, praticamente assente nella parte centrale del match. Delle sue sfuriate sull’out destro cui Mazzarri è abituato sin dai tempi di Reggio Calabria, rimane solo uno sbiadito ricordo, che prende forma solo quando, sull’1-0 serve un bel cross a Cavani che il Matador manca di un niente.

Donadel 5: Gli manca il ritmo partita e, praticamente, è quasi inutile alla causa partenopea. Un peccato perché l’ex Viola ha le carte per dire la sua anche in veste di “seconda linea”. Esce dal campo scuro in volto. Dal 55′ Hamsik 7: Lui, Insigne e Pandev, insieme alle ottime prestazioni di Inler e soprattutto Cavani, spiegano, qualora ce ne fosse ancora bisogno che tra il Napoli dei “titolarissimi” e il cosidetto “Napoli B” c’è un abbisso. Serve un assist al bacio per Cavani dopo un fraseggio con il 24 azzurro da applausi. Solito Campione.

Inler 6.5: Per fortuna che c’è Dzemaili! La prestazione dello Svizzero di Turchia non risente praticamente quasi mai della falla decretata dalla presenza del povero Donadel grazie all’ex Parma e Torino, che corre per tre. In regia è sempre lucido, cerca il gol in un paio di occasioni… arriverà se continua a calciare con quella semplicità. Quasi ritrovato del tutto.

Dzemaili 6.5: Tra le linee, da vice Hamsik, da qualcosa in meno dello slovacco dal punto di vista della qualità, anche per mettere spesso una “toppa” nella zona di campo che in teoria competerebbe a Donadel. Quando c’è da lottare, però, Blerim Dzemaili non si tira mai indietro. Prestazione positiva, la sua.

Dossena 5: Sbaglia gol come se piovesse e, non fosse per l’immenso Cavani, i suoi errori, ora, peserebbero come macigni. Forse Mazzarri ha ragione: il “Colosso di Lodi” ha perso quella consapevolezza e quell’autostima che lo contraddistinguevano da quando Zuniga l’ha superato nelle gerarchie.

Vargas 5: Il secondo gol ucraino nasce da una palla persa come un dilettante a centrocampo, salvo poi dividersi le colpe col non ineccepibile Rosati. Non è fresco e, a volte, da l’impressione di non sapere cosa fare. Da segnalare, comunque, tra i rarissimi lampi di Turboman, l’assist al bacio per il primo diamante di Cavani dopo 7′. Dal 55′ Insigne 7: Entra Lorenzinho e la musica cambia. Da freschezza, qualità e sfrontatezza all’offensiva azzurra. Da applausi il tacco no-look a smarcare Hamsik per il terzo sigillo del Matador.

Cavani 9: Non esistono parole per riassumere l’immensità di questo fuoriclasse. Da solo cancella, nel finale di gara, tutti i problemi ed i limiti di un Napoli non eccelso: segna quattro reti, offre a Dossena un assist da spingere solo in porta, ripiega in difesa e, quando per una ventina di minuti il Dnipro dirige il gioco, invece che gongolare in avanti va a mordere gli ucraini anche nella sua metà campo. Il primo gol è geniale per il movimento a zig-zag che fa tra i difensori avversari prima di ricevere il bel pallone di Vargas, il secondo, su punizione, è un inno alla sua classe e gli ultimi due sono il riassunto del bomber di razza. Incredibile, da manuale del calcio.

All. Mazzarri 6.5: All’inizio paga le scelte di turnover con un Napoli che, dopo 50′ si ritrova praticamente fuori dall’Europa League, poi, in un sussulto d’orgoglio, lancia nella mischia tre tenori e la musica cambia. Ringrazia vivamente Cavani, un pò meno la sua retroguardia.

Arbitro Yefet 6: Niente da segnalare, sbaglia poco e distribuisce bene i cartellini.


Napoli- Dnipro 3-2. Ecco il tabellino completo del match con le pagelle di IamNaples.it: 

NAPOLI (3-4-1-2): Rosati 5; Fernandez 5, Aronica 5.5 (72′ Pandev 6.5), Britos 5.5; Mesto 5.5, Donadel 4.5 (55′ Hamsik 7), Inler 6.5, Dossena 5; Dzemaili 6.5; Vargas 5 (55′ Insigne 7), Cavani 9. All. Mazzarri 6.5

DNIPRO (4-2-3-1): Lastuvka 6, Mazuch 5.5, Mandziuk 5.5, Denisov 6, Odibe 5, Fedetskiy 6.5 ( 86′ Matheus sv), Kankava 6, Konoplyanka 6.5 (81′ Cheberyachko sv), Rotan 5.5, Aliyev 5 (56′ Giuliano 6), Zozulya 6.5. All. Ramos 6

Marcatori: 7′, 77′, 88′, 92′ Cavani (N); 33′ Fedetskiy, 47′ Zozulya (D).

Arbitro:  Sig. Alon Yefet (ISR) 6

 

A cura di Mirko Panico

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