Duemilacinquecentoventi minuti. Quando abbiamo appena superato il giro di boa di questa stagione, c’è già chi ha collezionato quasi 30 presenze. Giovanni Di Lorenzo ha giocato così tanto, scendendo in campo per 28 volte in maglia azzurra contando tutte le competizioni da quand’è arrivato la scorsa estate. Ha indossato i gradi del titolare fin dall’inizio e non se l’è più tolti. Giunto alle pendici del Vesuvio all’inizio della scorsa estate, il difensore lucchese è già autore di una stagione da record. Fin qui in quest’annata nessuno ha messo a referto più minuti e soltanto Zielinski è riuscito a raggiungerlo per numero di presenze. Un impatto devastante dietro questi numeri, dovuti soprattutto alle continue prestazioni convincenti dell’ex Empoli, ma soprattutto alla sua duttilità tattica che gli ha permesso di diventare imprescindibile prima con Ancelotti e anche adesso con Gattuso.
TERZINO E CENTRALE. Di Lorenzo è il vero jolly della difesa del Napoli. E non solo della difesa. Arrivato inizialmente per sostituire l’apparente partente Hysaj, rimasto poi in azzurro a giocarsi le sue chance per mancanza di offerte estive convincenti, le sue mansioni non si sono limitate a quelle del terzino destro. Inizialmente il classe ’93 della Valdottavo non era considerato neanche un titolare, in virtù della presenza di Malcuit già inserito negli schemi che erano di Ancelotti, ma un ottimo pre-campionato gli ha permesso di conquistarsi un posto che non ha mai più mollato. Prima terzino destro, per 17 partite nel suo ruolo naturale, poi anche terzino sinistro (4 presenze sull’out mancino) e infine difensore centrale, per 6 volte: una posizione ricoperta in passato nella sua carriera e nella quale è tornato per l’emergenza difensiva che ha colpito il Napoli di Gattuso. Di fatto con il nuovo allenatore ha giocato sempre al centro della retroguardia, complice anche un occhio di riguardo del tecnico per Hysaj considerato perfetto per il 4-3-3, ma anche in un ruolo non propriamente suo ha saputo alzare la voce e dare sicurezza all’intero reparto.
VERSO LA SAMP. Di Lorenzo è stato bravo a guadagnarsi la pagnotta anche da centrale difensivo, ma c’è un’incognita legata al suo futuro prossimo. Già a partire dalla partita con la Sampdoria, ma più verosimilmente da quella successiva con il Lecce. Accanto a lui gioca l’inamovibile Manolas, cresciuto a dismisura nelle ultime uscite, ed è prossimo al rientro Koulibaly, il perno della retroguardia partenopea. Per Giovanni, dunque, non ci sarà più posto al centro. L’ex Genk è disponibile già per la sfida di domani, oggi probabilmente ricomparirà nei convocati di Gattuso, ma per stavolta dovrebbe spuntarla ancora Di Lorenzo. Che poi, probabilmente, tornerà sulla corsia destra. E’ impossibile che l’uomo più utilizzato della stagione perda così il posto. Rifiaterà, ma poi tornerà in fascia. Anche perché per lui c’è un Europeo da conquistare.
fonte: Il Roma
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