L’inedito trio ha fatto le cose davvero per benino a Cagliari. Sì la difesa, o meglio i tre marcatori assemblati lunedì, per la prima volta tutti insieme dopo tredici giornate, hanno fatto un figurone. E, soprattutto, hanno contribuito in maniera decisiva – anche individualmente – a blindare di nuovo la porta di De Sanctis. Cosa che, a conti fatti, non accadeva dal 28 ottobre. Dalla partita con il Chievo. Da quattro giornate e sei gol subiti, per la precisione.
CHE INTESA – E allora, ottima novità. Ottima davvero, quella proposta da Mazzarri in una giorno talmente delicato e così produttivo per i suoi: vittoria a Cagliari, Hamsik-gol, difesa impermeabile, Juve a -2. E prestazione di carattere e spessore sia per Gamberini, sia per Cannavaro e Britos. Un trio inedito, dicevamo, che insieme non aveva mai giocato una partita ufficiale e che s’è ritrovato in campo così per l’infortunio di Campagnaro: nelle precedenti tredici giornate di campionato, infatti, il tecnico aveva varato quattro diversi pacchetti arretrati, con predilezione spiccata per la formula Campagnaro-Cannavaro-Gamberini, schierata otto volte; poi, a seguire, due esibizioni per Campagnaro-Cannavaro-Aronica e Campagnaro-Cannavaro-Britos; e una per Campagnaro-Fernandez-Gamberini.
IL MIX – Il quinto trio stagionale del campionato, insomma, ha funzionato a meraviglia: preciso, puntuale, fisico e anche rapido nelle chiusure e negli anticipi. A completare il quadro della serata di grazia, anche i due salvataggi di Gamberini e Cannavaro rispettivamente su Conti (quasi e botta sicura) e Nenè (anticipato a pochi passi dalla porta). Ed è proprio da Gamberini che vale la pena cominciare la passerella dei centrali azzurri: una piacevole scoperta, per chi non lo conosceva granché bene o per chi l’aveva visto all’opera soltanto a sprazzi con la Fiorentina e la Nazionale.
L’ALLIEVO – Non di certo una novità per Mazzarri che, considerate chiuse a priori le strade alle sue prime scelte – Ivanovic del Chelsea su tutti – ha deciso di affidarsi all’esperto ex allievo allenato ai tempi della Primavera del Bologna. Professionista impeccabile, serio e duttile, Gamberini ha dimostrato di sapersi destreggiare sia a destra sia a sinistra del centrale di turno: un jolly che in pochi mesi s’è guadagnato la fiducia dell’allenatore e anche del popolo azzurro. Sarà difficile tenerlo fuori anche ora che Britos è tornato.
IL RIENTRO – Sì, rientro in campionato dal primo minuto per il mancino d’Uruguay. Rientro molto positivo, a dire il vero, dopo una latitanza da titolare datata 2 settembre: Britos, infatti, aveva giocato le prime tre partite ufficiali della stagione nell’undici di partenza, con la Juve in Supercoppa e il Palermo e la Fiorentina in campionato, e poi s’era fermato per un infortunio muscolare. Salvo poi giocare per intero le due sfide di Europa League con Dnipro al San Paolo e l’Aik al Rasunda. Il suo pieno recupero, testimoniato dalla prestazione di Cagliari tutta forza, attenzione e rapidità, garantisce una soluzione ulteriore a Mazzarri.
LA CONFERMA – Non ha fatto altro che dimostrare ancora di essere uno dei migliori interpreti del ruolo in Italia, invece, capitan Cannavaro: vero leader, vero condottiero e regista difensivo puntuale sin dai primi istanti della partita. Come sempre o quasi, verrebbe da dire: il suo rendimento è ormai attestato su alti livelli da molte stagioni, e il rammarico per una convocazione in Nazionale che continua a non arrivare cresce a dismisura. Lui, che a polemizzare non è proprio avvezzo, tace e gioca. Molto bene.
IL DUBBIO – Conclusioni da Cagliari: imbattibilità ritrovata dopo quattro partite di campionato consecutive (e 6 gol incassati); sei in totale, volendo contare anche la coppa (3 gol tra Dnipro e Aik). E con il Pescara, che difesa sarà? Ieri Mazzarri non ha dato vita a prove tattiche, ma se Campagnaro rientrerà, l’impressione è che a sinistra sarà ballottaggio Gamberini-Britos.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
