Una settimana segnata dal sorprendente trionfo del Borussia sul Real Madrid ha suscitato diversi accostamenti fra la seconda forza tedesca e la seconda del campionato italiano. Un pensiero che forse ha motivato il Napoli di Mazzarri, che ha perso la prospettiva di lottare per il titolo nazionale ma ha l’importante obiettivo di centrare la qualificazione diretta in Champions. E dopo Pescara il traguardo è più vicino.
Il primo tempo in Abruzzo non è stato propriamente incoraggiante: chiuso 0-0, ha visto un Napoli incapace di violare la porta dei padroni di casa, causa non molte idee di gioco e difficoltà a produrre azioni verticali e veloci, soprattutto sulle fasce. Vero è che buona parte del merito è stato per lo più del Pescara: il 4-2-3-1 di Bucchi, nella prima metà della gara, è stato piuttosto un chiusissimo 4-5-1, volto a coprire ogni spazio e a contenere unicamente la manovra dei più quotati ospiti. Imbrigliato in una rete ben sistemata e gestita con la massima attenzione dai suoi interpreti, il Napoli ha faticato ad alzare i ritmi e trovare spazi, tanto che i primi 15′ sono stati pura noia. Poi una scossa con l’atteso gol dell’ex Insigne: ma niente da fare, era fuorigioco. Di fronte alle difficoltà ad affondare, il team di Mazzarri si è prodotto in conclusioni da fuori o in tentativi da calci piazzati. Tutto quello che finiva in porta era però sventato da un prodigioso Pelizzoli, come quando si è opposto a Hamsik e Insigne. Al 26′ si è svegliato un Pandev fino ad allora sornione, con una discesa rapida e tecnica e un filtrante per Insigne, che a sua volta ha ben servito Hamsik, ma il tiro dello slovacco è uscito di poco. Il Napoli è cresciuto e ha creato, ma ancora Pelizzoli si è opposto alla punizione di Dzemaili, bravo per tutta la partita a gestire interdizione e fase offensiva. Nonostante una discreta mole di occasioni azzurre, pur ottenute con molta fatica, il primo tempo è terminato così sullo 0-0.
Nella ripresa un pizzico di buona sorte ha favorito il Napoli: un tiro poco ambizioso di Inler (fino a quel momento ordinato ma un po’ svogliato e poco presente), deviato, è finito in rete. Ancora una volta lo svizzero, pur senza strafare, si è reso decisivo con una marcatura. Il suo gol infatti ha aperto, anzi spalancato le maglie del Pescara, fino a quel punto serrate come i fili di una ragnatela. Finalmente si sono offerti spazi per la manovra azzurra, libera di esprimersi al meglio: al 53′ ancora Pelizzoli ha dovuto fermare a terra un tiro molle di Pandev, ma il macedone si è rifatto poco dopo segnando il 2-0 su invito di Maggio, trovando un gol bello e meritato per la qualità mostrata pur giocando pochi palloni. Dopo aver dato tutto, Pandev ha lasciato il posto a Calaiò, beccato dal pubblico della sua ex squadra e forse per questo caricato a far bene: al 79′ ha recuperato caparbiamente un buon pallone, servito a Insigne che però ha sprecato, mandando fuori di pochissimo. Lo stesso Calaiò nel recupero ha avuto l’occasione per segnare, ma anche per lui solo palo sfiorato. Nel mezzo, il 3-0 di Dzemaili che ha chiuso i giochi all’82’: la solita perla con bordata da fuori, ormai quasi un marchio di fabbrica.
Contro un avversario modesto e con scarse ambizioni, il Napoli ieri ha avuto vita facile nella ripresa, ma ha avuto il merito di puntare a chiudere la gara senza accontentarsi troppo. Nel primo tempo però ha faticato un po’ troppo per sbloccare una partita impantanata ed attivare un proprio gioco, poco vario e poco efficace sulle ali. Il vantaggio fortunoso è stato decisivo per cambiare l’andazzo della gara, ma i tiri in porta, bisogna notarlo, non sono mai mancati ed i singoli si sono dimostrati in buona forma, anche se non di rado hanno fatto disperare Mazzarri perché non ascoltavano le sue direttive.
In questi giorni si sono sprecati i confronti con il Borussia Dortmund, anch’esso rinato negli ultimi anni dopo un periodo di crisi economica e tecnica (pur senza fallimento e retrocessione, diversamente dal Napoli solo sfiorati). La differenza sono due scudetti e una quasi-finale di Champions per i tedeschi, ma soprattutto alcuni aspetti fondamentali del gioco. La squadra di Klopp esprime un calcio spettacolare, arioso e corale, costruito su velocità, verticalità e tecnica. E su un assetto votato all’attacco, pur senza disdegnare il possesso palla. Il Napoli invece tende a gestire meno bene il pallone e l’azione collettiva non è paragonabile a quella della squadra tedesca, anche perché fondata sulle ripartenze come massimo pregio, e sui guizzi dei singoli. Anche la gestione e la valorizzazione dei giovani a Napoli è ben diversa, anche a causa dell’approccio che è forse imposto dalle dinamiche del campionato italiano. Agli azzurri di Mazzarri manca ancora un salto di qualità, una mentalità vincente che spinga a cercare sempre la porta avversaria, ma manca soprattutto il sostrato di un calcio di valore, perché il livello medio della Serie A è sotto gli occhi di tutti: certamente calato rispetto al proprio stesso modello di qualche anno fa, e molto peggiorato a confronto con gli altri campionati europei.
Mazzarri, in un contesto difficoltoso e non privo di controversie, sta forse ottenendo il massimo dalla sua squadra, o almeno tutto quanto consentito da un torneo mai votato allo spettacolo e da una stagione ricca di insidie e di pressioni. Manca poco al traguardo, e se fosse raggiunto, l’anno prossimo sarebbe l’occasione per dimostrare che anche il Napoli, in Champions, può completare la propria ascesa dal fondo ai vertici.
A cura di Lorenzo Licciardi
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro