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Napoli col batticuore e Cavani «gela» l’Atalanta

Sembrava una maledizione il turnover, come l’ex Denis. Sembrava che al Napoli non portassero bene i cambi di formazione, necessari perché non si può addossare sulle spalle di pochi uomini il peso dell’intera stagione. Ma a differenza di Verona e Catania, dove aveva perso, la squadra ha saputo rialzarsi, sfruttando quella sua infinita risorsa. Ha funzionato stavolta la «zona Mazzarri», quella che ha consentito agli azzurri di guadagnare preziosi punti all’overtime nelle precedenti stagioni. Anche ieri sera è finita così.
Da poco Denis, che per il decimo gol aveva intascato un premio da 70mila euro dell’Atalanta e aveva ricevuto l’ovazione dei tifosi, era uscito dal campo quando ha colpito l’altro bomber di serata, il Matador Cavani, consegnando al Napoli il prezioso punto. Azione convulsa, quella al 4′ di recupero, uno in più di quanti inizialmente ne aveva concessi l’arbitro Orsato: cross di Maggio, la testa di Cannavaro, il tiro di Santana, quindi la deviazione di Cavani, pescato al momento giusto, non in fuorigioco. È esploso il Napoli, facendo urlare gli ottocento tifosi che lo avevano accompagnato a Bergamo. Pareggio utile – più sotto l’aspetto del morale che della classifica – per preparare l’assalto di martedì sera alla Juve. Fuorigrotta vivrà un’altra partitissima.
Mazzarri non ha ecceduto nel turnover, anche se l’impegno con l’Atalanta è capitato tra la sfida con il City e il recupero con la Juve. Quattro cambi rispetto alla fantastica notte di Champions: in campo Fernandez, Zuniga, Dzemaili e Pandev, rivisto da titolare dopo 56 giorni. Denis, ex incompreso, è apparso subito motivatissimo. Cannavaro e Fernandez lo hanno tenuto a distanza dall’area quasi per un tempo, quello in cui il Napoli non ha corso particolari pericoli e ha anzi tentato di prendere il pallino del gioco, anche se l’Atalanta ha ostruito tutti i varchi davanti a Consigli. Toccato duro da Cigarini dopo appena un minuto e mezzo, Cavani si è sacrificato come sempre ed è arretrato per lanciare in area Pandev. L’ex interista è apparso migliorato sullo scatto, mai incisivo però ed ecco perché Mazzarri lo ha sostituito: il macedone non l’ha presa bene. Zuniga ha spinto tanto sulla destra e ha creato la palla gol del Napoli nel primo tempo, con un tiro-cross respinto a fatica dal portiere nerazzurro al 20′.
Le squadre si sono studiate a lungo, badando anzitutto a scoprirsi poco, ad annullarsi. L’unico sussulto a cinque minuti dalla fine del primo tempo, quando Denis ha calciato alto in mezza rovesciata, a capo di una convulsa azione in area. Molto pericoloso si è rivelato il Tanque all’inizio della ripresa (14′), quando calciando al volo sul cross di Padoin ha centrato in pieno la traversa di De Sanctis. È stato a quel punto che Mazzarri ha effettuato la staffetta tra Pandev e Lavezzi, ma proprio in quei minuti l’Atalanta è passata. Con Denis, favorito da un passaggio errato del connazionale Campagnaro, sfruttato bene da Moralez: su quel lancio non è riuscito a mettere una pezza Gargano e De Sanctis si è trovato scoperto. German è impazzito di felicità perché una notte come questa l’aveva sognata a lungo. Peraltro, al Napoli aveva già segnato, da ex, sette mesi fa, indossando la maglia dell’Udinese. Mazzarri inseriva anche un altro dei titolarissimi, ecco Maggio dopo Lavezzi. L’Atalanta si chiudeva per proteggere la vittoria. In quell’area così affollata di maglie nerazzurre neanche uno spillo sarebbe entrato, però Cavani trovava il varco giusto per colpire. Dal City all’Atalanta, sempre lui, il Matador. E il Napoli che non molla mai. La rimonta può cominciare anche da qui, dal magnifico overtime.

 

La Redazione

P.S.

Fonte: Il Mattino

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