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Napoli chiama Higuain, e il Pipita risponde: ”Ringrazio tutti, qui sono felice. Ora testa al Porto”

"Abbiamo sofferto ma l’importante era passare il turno. Merito della squadra e anche dei nostri tifosi che sono stati straordinari"

Poker. E questa volta sono assi calati in serie senza bluff: campionato, Champions, Coppa Italia, Europa League. Gol e poi ancora. Sì, gli mancava soltanto questo pezzo, per completare la collezione stagionale di reti, ma ieri il Pipita ha ovviato ed è arrivato anche quello. Pregiatissimo, fondamentale, il vero pass per la qualificazione suggellata da Inler ma ispirata proprio da lui. E sono venti: tanti graffi stupendi, alcuni importantissimi, uno fondamentale con lo Swansea. E il finale è poetico: proprio lui, che con l’Arsenal aveva pianto disperato lacrime amare per un’eliminazione marchiata a fuoco dall’incredibile, ieri ha spedito il Napoli agli ottavi. E poi ha esultato come mai: «Grazie alla mia squadra, grazie alla gente: sono felice» .

FUORICLASSE – E allora, Higuain: l’immenso. L’infinito Gonzalo che, quando c’è da lottare, di fermarsi non ne vuole mai sapere: come un pazzo fino all’ultimo istante anche con gli orgogliosi gallesi; solo contro tutti anche nell’ultima azione, nell’ultimo contropiede di forza, di corsa e di fino che ha innescato Hamsik – in perfetta solitudine – e dunque propiziato il 3-1 di Inler. Che giocatore, signori: un attaccante da podio. Completo, generoso, irriducibile, spietato. Ha talento e fisico straripanti, tocca il pallone deliziosamente e vede il gioco a trecentosessanta gradi: prima del gol aveva inventato l’assist del vantaggio di Insigne, il decimo di una stagione finora super. Una meraviglia di attaccante, il Pipita: i numeri del fuoriclasse, la progressione di quattrocentista, il fiuto del centravanti di razza.

CHE PAURA – Standing ovation, quella dedicatagli dal popolo azzurro al rientro negli spogliatoi: del resto la sua rete, la ventesima del suo primo anno napoletano, è arrivata nel momento del terrore puro. Perché, diciamola tutta, i gallesi stavano davvero dominando: «Sapevamo che era una partita tanto importante quanto difficile: lo Swansea ci ha costretto ad attendere fino al settantesimo minuto per passare in vantaggio» . Grazie a lui, al Pipita d’oro che parla e brinda: «Dopo il loro pareggio è stata davvero dura, abbiamo sofferto, ma alla fine il risultato ci ha ripagato» .

IL CUORE – Tre gol e tre volte il suo marchio di fabbrica, la sua firma in calce all’opera da vero figlio d’arte, anzi di artista (sua madre, Nancy Zacarias, è una pittrice). «Voglio ringraziare tutti i miei compagni e tutti i nostri tifosi per averci sostenuto e incitato fino alla fine. Per averci aiutato a conquistare questa qualificazione importante» . Agli ottavi di finale, dove gli azzurri sfideranno il Porto: guarda caso, proprio la squadra che lo ha tenuto a battesimo nel suo esordio con il Napoli a Londra, in occasione dell’Emirates Cup. Commenti a caldo? «Beh, in questo momento posso soltanto dire che, dopo tanta corsa e tanta fatica, posso ritenermi felice per il risultato. Per la vittoria ». E poi si vedrà.

L’OBIETTIVO – Fatica e sofferenza, un po’ troppe ieri a dire il vero: considerando che è proprio lei, Higuain, a tirarle in ballo, a questo punto parliamone. «Abbiamo iniziato bene la partita, ma poi dopo il pareggio siamo calati» . Fotografia sintetica ma assolutamente realistica. «L’importante è aver vinto e aver superato il turno» . Giova ricordarlo, sì. E doveroso è sottolineare ancora la ventesima prodezza stagionale del Pipita, la prima in assoluto in Europa League, non avendo mai giocato finora questa competizione (per il resto sono 13 gol in campionato, 4 in Champions e 2 in Coppa Italia).

CHANCE CHAMPIONS – E ora, pausa forzata: domenica, infatti, Gonzalo salterà la trasferta di Livorno, per squalifica, e poi s’imbarcherà per Bucarest con il collega, Fede Fernandez, e il resto della Seleccion di Sabella per disputare l’amichevole internazionale di mercoledì con i padroni di casa della Romania. L’appuntamento con il Napoli e il San Paolo? Domenica 9 marzo, per la sfida al sapore di Champions con la Roma: forse una delle ultime chance per continuare a credere nel secondo posto. Una partita fatta apposta per Higuain.

Fonte: Corriere dello Sport

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