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Napoli-Chelsea, il momento è arrivato

Ritmo e carica agonistica saranno più importanti degli schemi

Quello di domani, martedì 21 febbraio, è il giorno più atteso della stagione. Il Napoli si gioca la fase finale della Champions League, dopo aver smentito ogni pronostico e sfidando quelli che ancora danno per favorito il blasonato Chelsea. L’entusiasmo per l’appuntamento ha un significato anche per l’aspetto tattico della partita: fondamentale, prima di ogni schema, sarà lasciarsi andare alla trance agonistica dettata dall’importanza del match. Da una parte l’immensa carica emotiva che lo stadio San Paolo è in grado di trasmettere con il suo boato; dall’altra, l’adrenalina e le motivazioni psicologiche di giocatori come gli Azzurri che, pur essendosi già affermati ad alto livello, vivono tutti per la prima volta un incontro con una posta in palio così alta. Sarà a dir poco decisivo che tutti questi fattori vengano convertiti in energia atletica esplosiva, in concentrazione, aggressività, tenacia e “cattiveria”. Il primo e l’ultimo compito di Mazzarri fra lunedì e martedì sarà proprio quello di curare questo aspetto, e in questi anni l’allenatore del Napoli ha dimostrato di esserne un intenditore.

REPARTI A CONFRONTO – La chiave tattica è imprevedibile come l’esito di questa partita. Ci sono però dei dati alla mano: prima di tutto, il Chelsea è meno in forma del Napoli, sotto diversi punti di vista. I risultati recenti hanno sorriso al Napoli e non al Chelsea: i Blues hanno stentato nelle ultime uscite, ma significa poco in un incontro come questo. Piuttosto, il Napoli sembra in vantaggio nell’analisi dei reparti: tolta la partita fallimentare di Coppa Italia, la difesa e l’attacco azzurri ultimamente sono stati impeccabili, l’una impenetrabile, l’altro letale; per il Chelsea vale il discorso opposto, dato che la retroguardia è decisamente friabile e imprecisa, e l’attacco piuttosto sterile. Ma il rientro di Drogba dall’Africa potrebbe cambiare le carte in tavola, e il centrocampo dei Blues resta nettamente più forte di quello partenopeo. Un’altra insidia da evitare assolutamente è quella di credere che il Chelsea sia in difetto di condizione atletica: niente di più falso, dato che Ivanovic, Sturridge, Ramires, Meireles e Mata corrono come dei pazzi, e lo stesso Drogba è dotato di fisicità esplosiva. È una certezza invece che la base di convinzione, autostima e serenità sia un altro punto a favore del Napoli: entrambe le squadre hanno attraversato un periodo tacciato dalla stampa come “crisi”, ma dalle difficoltà il Chelsea non sembra essere più riemerso. E anche la precarietà della panchina di Villas-Boas potrebbe contribuire a minare la tranquillità dei suoi, se non riuscirà ad essere uno sprone a dare il massimo per rifarsi.

RITMO E STRATEGIA – La partita si giocherà in due tornate, e va pensata in questo senso. Vincere a Stamford Bridge sarà molto difficile, ma vincere al San Paolo non è certo impossibile. Lo 0-0 in casa sarebbe un risultato utile, ma tolta questa opzione, il Napoli ha il dovere di pensare alla vittoria. Più importante, però, è non perdere. Occorrerà quindi il giusto equilibrio fra attenzione massima a non scoprire il fianco, e il divieto assoluto di lasciare il pallino agli inglesi: il Napoli deve aggredire subito, per spaventare il Chelsea e impedirgli di ritrovare fiducia, ma non deve distrarsi e concedere spazi. La scansione ideale del ritmo di gara sarebbe perciò quella di attaccare subito e al massimo delle forze: quindici o venti minuti di pressione esasperante, cercando in tutti i modi il gol, perché andare in vantaggio significherebbe costringere il Chelsea a riversarsi in avanti e permetterebbe a Lavezzi e Cavani di pungere in contropiede. Se il Napoli trovasse l’1-0, la partita potrebbe concludersi anche con una vittoria rotonda. Ma con o senza vantaggio, dopo i primi 20’ sarebbe opportuno rallentare il ritmo per rifiatare e studiare gli avversari. La risposta psicofisica del Chelsea al proprio momento-no e all’atmosfera del San Paolo si vedrà tutta nella seconda parte del primo tempo. Se i Blues non reagiranno a un’eventuale sfuriata iniziale del Napoli, gli Azzurri potrebbero ritentare un atteggiamento arrembante nella ripresa e cercare di piazzare il colpo del KO.

I SINGOLI A CONFRONTO – In difesa, Aronica dovrà evitare colpi proibiti e ricorrere a tutto il proprio tempismo per arginare la velocità di Sturridge; l’altro marcatore, che sia Campagnaro o Grava, avrà dall’altro lato Drogba, un cliente scomodo per tutti. Ma il lavoro difensivo fondamentale toccherà a Inler e Gargano: il fulcro delle avanzate del Chelsea è Mata, e il Napoli ha mostrato più volte di soffrire i trequartisti. Ebbene, Mata è il trequartista più pericoloso capitato in questa stagione contro la squadra azzurra, perciò saranno fondamentali i raddoppi degli incontristi partenopei per limitare l’azione del fantasista spagnolo. In fase di possesso palla invece, ci sarà da verticalizzare al massimo il gioco e puntare sulla velocità: i difensori del Chelsea sono lenti e si contano a decine le partite in cui hanno subito impotenti la rapidità degli avversari, anche meno blasonati del Napoli. In questo senso Lavezzi e Cavani potranno essere un incubo per i rivali inglesi, se riusciranno ad esprimersi al meglio. Se anche Maggio e Zuniga riusciranno a dare una mano e a creare variazioni di gioco, allora il Napoli potrà fare davvero male quando attaccherà il Chelsea. Ma i due di fascia dovranno soprattutto fare attenzione alle discese dei laterali avversari, molto propensi alla corsa e abili nei cross: Cole dovrebbe rientrare a sinistra e se la vedrà con Maggio in una sfida fra velocisti; a contendersi un posto dovrebbero essere Cahill e Bosingwa: se giocherà il primo sarà Ivanovic il terzino destro, se invece giocherà il portoghese sarà lui ad agire sulla destra e Ivanovic giocherà centrale.

Queste le probabili formazioni:

 

 

Tutto il resto, è affidato alla bellezza del gioco del calcio: l’imprevedibilità. A risultare cruciale sarà, come detto, il modo di gestire il ritmo di gara e le energie fisiche. Il Napoli dovrà essere aggressivo ma evitare di spomparsi subito, dovrà asfissiare il Chelsea ma anche studiarne le mosse. E ancora una volta l’effetto sorpresa, con affondi improvvisi, ripartenze o invenzioni di Lavezzi potrebbe essere la chiave per vincere questa partita che, a conti fatti, è apertissima.

 

Lorenzo Licciardi

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