Che sia stata una stagione pesante e faticosa per il Napoli, ancorchè esaltante se non fosse per la coda polemica che sta avvelenando il finale di stagione, lo dicono anche i numeri. Se gli azzurri hanno avuto un calo di risultati nel finale di stagione (quattro punti nelle ultime cinque gare), che ha compromesso la possibilità di poter lottare fino alla fine per obiettivi ancor più ambiziosi – potrà dipendere dal nervosismo che ha generato la questione-Mazzarri ma anche no. Potrebbe esserci anche solo un fisiologico calo fisico alla base di tutto. Quella che gli azzurri hanno giocato nel posticipo con l’Inter, infatti, è stata la 49esima partita ufficiale disputata finora. Numeri cui il Napoli non era abituato più da un pezzo.
SIAMO A CINQUANTA – A Torino contro la Juventus, ultima giornata di campionato, si conteranno 50 partite complessive, un tetto che non veniva raggiunto da oltre 20 anni. Bisogna risalire alla stagione 1989-90 per trovare il Napoli impegnato in un numero superiore di gare stagionali, ben 55 per l’esattezza, ma quell’anno gli azzurri arrivarono fino in fondo in tutte e tre le competizioni cui parteciparono, vincendo la coppa Uefa nell’indimenticabile finale con lo Stoccarda (tutte gare di andata e ritorno, partendo dai 64esimi di finale) e perdendo la Coppa Italia solo in finale nel doppio confronto con la Sampdoria. Da quel giorno, però, gli impegni sono stati sempre menoper gli azzurri nel ventennio successivo.
I TRE FRONTI CALDI – Quest’anno, invece, alle 38 gare di campionato vanno aggiunte le dieci disputate in Europa League (tra preliminari, fase a girone e scontro diretto ai sedicesimi) e le due partite di Coppa Italia contro il Bologna e l’Inter. Comprensibile dunque che affiori un po’ di stanchezza nel finale di stagione, hai voglia a parlare di panchina più o meno lunga. E va anche sottolineato che in tutte le competizioni la squadra azzurra ha fatto benissimo: terzi in campionato (con tanto di Champions diretta conquistata con una giornata di anticipo), eliminati dal Villarreal semifinalista di Europa League in maniera rocambolesca ai sedicesimi e battuti in Coppa Italia solo ai rigori dall’Inter. Grandi risultati per grandi numeri, a dispetto di uno sforzo che non trova precedenti recenti.
DIFFERENZE COL PASSATO – L’anno scorso, per capirci, il Napoli giocò “solo” 41 gare ufficiali, ovvero le 38 di campionato e le tre di coppa Italia. Più faticosa era stata la stagione precedente, con 46 gare (comprensive di 2 gare di Intertoto, 4 di coppa Uefa, preliminari compresi, e due di Coppa Italia), mentre nel 2007-2008 ci si era fermati a 43 (con 5 match di coppa Italia). Il tetto massimo di gare giocate nell’era De Laurentiis era, prima di quest’anno, il 2006-2007, l’anno della serie B con 47 partite (42 di campionato e ben cinque di coppa Italia).
L’ULTIMO VENTENNIO – Anche prima dell’avvento del produttore cinematografico non si era mai toccato il record delle 50 partite ufficiali in una stagione. Si era arrivati a 49 (46 di campionato e 3 di coppa Italia) nel 2003-2004, l’anno della maxi-B a 23 squadre e a 48 nel 1999-2000. Ma con risultati ben differenti. Motivo in più per considerare la stagione che sta per chiudersi trionfalmente come un evento da celebrare. Poi, è chiaro, la speranza di tutti è che l’anno prossimo questo tetto di 50 gare ufficiali possa essere ritoccato in alto. Considerando che non ci saranno preliminari nelle coppe si parte da una base “sicura” di 38 gare di campionato più sei della fase a gironi di Champions League più una degli ottavi di Coppa Italia, cui il Napoli è qualificato di diritto. Ovvero 45 partite certe. Superare le cinquanta gare ufficiali toccate quest’anno, dunque, vorrebbe dire fare strada in Champions e contemporaneamente arrivare fino alla finale di Coppa Italia. La stanchezza, nel caso, si potrebbe anche non sentire se i risultati fossero favorevoli.
La Redazione
C.T.
Fonte: Il Roma
